“Ecco come ho usato i 900mila euro del Gf”. Ricordate Augusto De Megni? È passato alla storia come il vincitore del reality che ha portato a casa il bottino più alto. Eccolo a 11 anni di distanza

Il grande pubblico ha conosciuto Augusto De Megni ai tempi del Grande Fratello. Era il 2006 e il ragazzo vinse l’edizione di quell’anno. La sua vittoria è passata alla storia anche per l’incredibile vincita, la più alta del Gf, di 900mila euro. Ma in realtà Augusto era stato protagonista di un terribile fatto di cronaca, quando aveva solo 10 anni. Era 3 ottobre del 1990 e il piccolo era appena rientrato a casa con il padre Dino, un noto uomo d’affari di Perugia. A casa però li aspettano due banditi armati che legano e imbavagliano il padre e rapiscono il bambino. Ha inizio così la storia del sequestro di Augusto. Durante il sequestro, il bambino fu tenuto nascosto in una grotta nella zona di Volterra. La richiesta dei sequestratori fu di 20 miliardi di lire (l’equivalente di circa 10 milioni di euro) e arrivò solo dopo 48 giorni dal sequestro. Il riscatto non fu mai pagato perché la magistratura congelò tutti i beni della famiglia. Augusto venne liberato dai NOCS che fecero irruzione nel luogo del sequestro il 22 gennaio 1991. I colpevoli vennero tutti arrestati. Dopo quella bruttissime a traumatica esperienza, Augusto ha continuato la sua vita.

Quando aveva solo 15 anni lascia la famiglia per andare a vivere da solo per giocare a calcio: ha militato nel ruolo di portiere in serie D con il Città di Castello, mentre nella stagione 1999-2000 era nella rosa del Genoa in serie B. Con la maglia dei grifoni è sceso in campo solo in un’amichevole precampionato. Successivamente ritorna al Group Città di Castello. Poi arriva il grande Fratello. Già nel 2004 Augusto aveva fatto i provini per il reality, ma non era stato scelto. Aveva poi espresso questo desiderio a Giovanni Minoli nel corso di una puntata del programma di Rai 3 La storia siamo noi andata in onda pochi giorni prima l’inizio della sesta edizione. Nella prima puntata del programma il perugino si è giocato al televoto l’ingresso nella Casa con il sardo Danilo Martino Dettori vincendo la sfida. Il giovane ha vinto poi la sesta edizione del programma restando 99 giorni nella Casa di Cinecittà e battendo in finale i compagni Fabiano Reffe e Filippo Bisciglia con il 38% dei voti e vincendo il montepremi più alto della storia del programma: ben 900mila euro.

In tanti si sono chiesti che cosa avrebbe fatto con tutti quei soldi, proprio lui che proviene da una famiglia benestante. A dirlo è stato proprio Augusto: ” Si, ho avuto la fortuna di essere quello che ha guadagnato di più. Quei soldi sono tuttora il mio passaporto per il futuro, ma mi sono tolto anche qualche sfizio, come una casa tutta mia e qualche vacanza che difficilmente sarei riuscito a fare senza quella vincita”. Una scelta oculata e saggia, nessun eccesso, ma solo una base per poter vivere tranquillo. Dopo la partecipazione al Gf6, Augusto De Meni è diventato opinionista sportivo nel programma “Controcampo Ultimo Minuto” a fianco di Sandro Piccinini e Elisabetta Canales nella stagione calcistica 2006/2007. Dalla stagione successiva conduce il programma “Lunedì Gol”. Poi, dopo alcuni anni di anonimato, il nome di Augusto De Megni è tornato di nuovo alla ribalta nel marzo 2014, quando il padre Dino è stato arrestato dopo un’inchiesta della Procura distrettuale antimafia di Napoli in merito alla compravendita, poi non avvenuta, della casa di cura Ruesch, sita a Napoli. La richiesta della procura è stata poi archiviata e il padre Dino ha richiesto risarcimento per l’ingiusta detenzione.
Caffeina magazine
Torna in alto