Il Teatro di Roma sfida il covid e riparte il 3 e 4 maggio

Argentina, India, Torlonia e Valle tornano ad aprirsi connettendo la produzione culturale alla cura degli spazi 

Il Teatro di Roma torna in scena. Si riparte dal vivo da lunedì 3 maggio, con il passaggio in zona gialla della Regione Lazio, per l’atteso ritorno in presenza e all’esperienza collettiva del pubblico in sala.

Riprende il ritmo e il suo viaggio la Stagione del Cantiere dell’immaginazione, che dopo l’emersione di sperimentazioni e formati innovativi sul web – tra streaming, cabaret, progetti radiofonici, formazione retribuita, produzioni in prova – si riaffaccia sui palcoscenici del Teatro di Roma con un palinsesto di proposte riprogrammate dalla stagione sospesa, inedite accoglienze e nuove produzioni realizzate a porte chiuse nel corso dei mesi, in cui l’attività non si è mai fermata grazie alla schiera di artiste/i e creatrici/tori della scena che hanno continuato a lavorare immersi nelle scritture del presente e nei linguaggi più attuali.      

Argentina, India, Torlonia e Valle tornano ad aprirsi connettendo la produzione culturale alla cura degli spazi e dei tempi di creazione, con attenzione al pubblico e a sostegno della comunità teatrale, per offrire un ambiente vivo e accogliente che assicuri l’esperienza dal vivo, il desiderio di moltiplicare le conversazioni con la città e la continuità della pratica artistica.
Così, nelle platee riconfigurate per garantire il distanziamento interpersonale, l’Argentina potrà ospita fino a 328 posti, mentre India conta per la Sala A 121 posti, la Sala B 75 posti e la Sala Oceano Indiano 60 posti, Torlonia fino a 52 spettatori e per il Valle accessi limitati tra 6 e 12 visitatori contemporaneamente; inoltre nei foyer dei teatri saranno disposte le misure igienico-sanitarie previste dalle norme vigenti.
Tra le novità dedicate alla città l’apertura dei teatri anche nei mesi estivi, per potenziare gli spazi all’esterno che diventano uno snodo strategico per la politica culturale cittadina con l’arena estiva di India per spettacoli, concerti e cinema, che si inaugura con Antigone di Massimiliano Civica il 10 giugno; e con un nuovo palco a Torlonia che si apre con ‘Fiabe altrove’ dal 15 maggio. Il Cantiere dell’immaginazione prende il via all’Argentina dal 3 maggio con la produzione diretta da Giorgio Barberio Corsetti, ‘La metamorfosi’ di Kafka, che dopo il debutto televisivo su Rai 5 approda sulle tavole del palcoscenico fino al 9 maggio, nutrita di mesi di attesa e da un percorso di creazioni, suggestioni e linguaggi ibridi come l’esperienza del format Metamorfosi cabaret allestito nel periodo di interruzione.

Un classico della modernità che riletto oggi si fa racconto di grande contemporaneità, esplorando in maniera tragica e comica l’isolamento, la perdita di contatti, la patologia della depressione determinata dall’alienazione e dall’autoannullamento.  

L’India riapre dal 4 al 9 maggio con ‘La classe’, di Fabiana Iacozzilli, che trasporta il pubblico nella dimensione fragile e spaesata dell’infanzia prendendo i contorni di un rito collettivo in bilico tra ‘La classe’ morta di Tadeusz Kantor e ‘I cannibali’ di George Tabori.
La performance, basata sulle interviste ai compagni di scuola dell’artista, si muove con le marionette animate tra i ricordi della rigida educazione dell’Istituto delle Suore della Carità; mentre le registrazioni vocali dei compagni fanno da sfondo alle azioni degli esserini manipolati sulla scena, disegnando un mondo sospeso tra documentario e dimensione onirica, tra l’età adulta e l’infanzia. 

agi.it

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