IL REVIVAL È IN CRISI?

(Tiziano Rapanà) Può darsi. Non è detto, anche se gli ascolti vincenti ma non pienamente convincenti, del debutto della nuova edizione de I migliori anni, fanno pensare ad una prossima fine di un genere avviato ventotto anni fa da Red Ronnie con Una rotonda sul mare. Sinceramente non mi stupisco della crisi, perché il genere si è avviato verso un’usura che può portare inevitabilmente alla chiusura. Un’usura figlia di un’esagerata attenzione alla rievocazione, che abbraccia buona parte dell’attuale televisione. Pensate ai momenti revival presenti nelle varie trasmissioni del day-time, tipo alcuni spazi dedicati all’interno de I fatti vostri, oppure a trasmissioni interamente costruite sul rendicontare il passato nostrano musicale come MilleVoci di Gianni Turco, che va in onda in syndication in molte emittenti locali. In soldoni: il revival vive una sovraesposizione feroce, che snatura il senso dell’esclusiva e di conseguenza indebolisce il senso dell’attrattiva.

P.S. Per contatti e quant’altro, tizianodecoder@gmail.com

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