L’Academy condanna lo schiaffo di Will Smith, e apre un’indagine: rischia l’Oscar?

«Abbiamo ufficialmente iniziato una revisione formale intorno all’incidente», si legge in una nuova dichiarazione, «ed esploreremo ulteriori azioni e conseguenze in conformità con i nostri statuti, gli standard di condotta e la legge della California».

Academy of Motion Picture Arts and Sciences ha ufficialmente condannato le azioni di Will Smith agli Oscar di domenica notte in una dichiarazione ottenuta da Vanity Fair. La mossa arriva sulla scia dello schiaffo di Smith a Chris Rock durante la trasmissione in diretta, dopo che il comico – che presentava il miglior documentario – ha fatto una battuta offensiva sulla testa rasata della moglie Jada Pinkett Smith, dovuta alla sua lotta contro l’alopecia. («Non vedo l’ora di vederti nel Soldato Jane 2», le sue parole). Smith non ha lasciato la cerimonia e si è scusato con l’Academy sul palco pochi minuti dopo, quando gli è stato assegnato l’Oscar come miglior attore per la sua interpretazione di Richard Williams in King Richard.

«L’Academy condanna le azioni del signor Smith durante la cerimonia di ieri sera», si legge nella dichiarazione rilasciata a nome dell’Academy, che è stata inviata insieme agli standard di condotta dell’organizzazione. «Abbiamo ufficialmente iniziato una revisione formale intorno all’incidente ed esploreremo ulteriori azioni e conseguenze in conformità con il nostro statuto, gli standard di condotta e la legge della California».

Secondo The Hollywood Reporter, i funzionari del Consiglio dei Governatori dell’Academy hanno pianificato una teleconferenza di emergenza nelle prime ore di lunedì. Hanno dovuto agire in fretta, visto che la controversia ruotava anche intorno al fatto che a Smith è stato permesso di restare all’interno del Dolby Theatre e di ricevere il suo premio dopo l’aggressione (e il suo successivo sfogo: «Tieni il nome di mia moglie fuori dalla tua cazzo di bocca»). Nella tarda notte di domenica, l’Academy ha twittato, in modo un po’ confuso, «L’Academy non permette la violenza in qualsiasi forma. Stasera siamo lieti di celebrare i nostri 94esimi vincitori degli Academy Awards, che meritano questo momento di riconoscimento dai loro pari e dagli amanti del cinema di tutto il mondo», mentre il produttore Will Packer ha twittato: «Beh… avevo detto che non sarebbe stato noioso».

Lunedì, le persone coinvolte hanno cambiato tono per riconoscere la gravità della situazione. Packer ha risposto al contraccolpo del suo tweet iniziale nel primo pomeriggio, scrivendo: «I neri hanno uno spirito di sfida e di risata quando si tratta di affrontare il dolore, perché ce n’è stato così tanto. Non sento il bisogno di spiegarvelo. Ma non mi dispiace nemmeno essere trasparente e ammettere che questo è stato un momento molto doloroso per me». Nel frattempo, una fonte ha detto alla CNN che ci sono state «immediate discussioni» sull’allontanare Smith dallo show di domenica, «ma i responsabili dell’Academy erano seduti in vari punti del Dolby Theatre e non potevano mobilitarsi per prendere una decisione prima che lui vincesse come miglior attore» (Smith ha continuato a festeggiare la sua vittoria domenica sera, ballando tutta la notte alla festa degli Oscar di Vanity Fair).

Ci si aspetta che, al di fuori della revisione formale, l’Academy prenda qualche misura in risposta allo sfogo violento di Smith. Mentre sui social media e altrove sono stati fatti appelli per la revoca dell’Oscar, ciò che è più probabile è una sospensione o l’espulsione dell’attore dall’Academy.

vanityfair.it

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