Sanremo, partono le polemiche. La ex voce dei Nomadi: “Una mancanza di rispetto non invitarli”

“E’ un suo pensiero e lo ha espresso”, chiarisce a Rainews.it il leader del gruppo Beppe Carletti in merito allo sfogo di Danilo Sacco. “Io non lo avrei detto, ma non nego che mi abbia fatto piacere ciò che ha scritto”

Vigilia di Sanremo, tempo di polemiche. Anche quest’anno, a meno di 2 settimane dall’inizio della 73esima edizione della kermesse canora, non mancano le voci di coloro che hanno qualcosa da ridire o da contestare.

Tra queste c’è quella dell’ex cantante dei “Nomadi” Danilo Sacco che, in un vero e proprio sfogo via social, esprime la sua delusione per il mancato invito della band al Festival, proprio quest’anno in cui la formazione musicale compie 60 anni di carriera.

“Personalmente, con i Nomadi, ho avuto il piacere di parteciparvi tre volte…Ho sempre ricavato belle emozioni e incontrato parimenti belle persone. Sempre. Ma quest’anno c’è qualche cosa che mi rode in gola e dato che nessuno lo dice, lo dico io”, scrive l’ex cantante della band con amarezza.

Mi sarei aspettato un invito per i Nomadi, in virtù di 60 (SESSANTA) anni di storia, musica, lotta, rabbia e dolcezza – continua -. Loro non lo dicono per correttezza e classe, ma dato che posso, ripeto, lo dico io che di classe ormai ho smesso di ammantarmi. Non invitare i Nomadi, Beppe (in primis) Daniele, Cico, Massimo, Yuri e Sergio per i loro sessant’anni dopo tutto quello che hanno costruito e dopo tutti i sogni che hanno fatto sognare per tre generazioni…. Beh. È una grande mancanza di rispetto per gente che è cresciuta a pane e ferro per i palchi di mezzo mondo e non ha mai usato l’Auto Tune”.

Un’occasione persa

“Avete perso una grande occasione -scrive ancora Sacco sul suo profilo Facebook. Posso anche non avere competenza tecnica in questo senso e in definitiva, dopo quarant’anni di palco, ho bisogno di imparare ancora molto. Ma….. Non invitare i Nomadi, ripeto, la trovo una grande mancanza di rispetto. Voi pensate quello che volete”.

Insomma, in un Festival con un’ampia rappresentanza di senior, dove Morandi affiancherà Amadeus, dove tra gli ospiti figurano Peppino Di Capri, i Pooh al completo, di nuovo insieme per l’occasione; dove sono in gara i Cugini di Campagna e dove si esibiranno anche Al Bano e Massimo Ranieri, lo sfogo e l’amarezza di Danilo Sacco sono comprensibili.

Il post ha innescato una catena di reazioni sui social e ha spinto Beppe Carletti, attuale leader e fondatore insieme ad Augusto Daolio nel 1963 dei Nomadi, a prendere le distanze, tramite il suo ufficio promozione, dalle parole dell’ex cantante della band.

“E’ un suo pensiero e giustamente lo ha espresso – ci conferma al telefono Carletti-. Per certi versi mi ha fatto anche piacere quello che ha scritto…io personalmente non lo avrei detto, ma lui lo ha fatto spontaneamente”.

Sulla mancata chiamata a Sanremo il leader dei Nomadi è sereno: “Ci sono stato tre volte e mi ha fatto piacere partecipare, non ho nulla contro il Festival ….forse i Nomadi non sono troppo sanremesi come stile”. 

“Gli artisti sono tanti – continua Carletti – io dico sempre che c’è spazio per tutti”. 

E a proposito dei Nomadi annuncia, con la passione di sempre, che presto torneranno sul palco per due concerti in ricordo di Augusto Daolio: “Il 18 e 19 febbraio ricorderemo Augusto a Novellara. Due grandi concerti per cui i biglietti sono già quasi esauriti… Sono davvero contento! Per noi è molto importante tornare a esibirci, dopo 2 anni di pandemia. Sarà bellissimo”!

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