Dopo il messaggio alla moglie di Zelensky, Roger Waters ha scritto una lettera a Putin

L’ex Pink Floyd ha rivolto una missiva al presidente russo per esortarlo a un cessate il fuoco. Recentemente il musicista ha parlato a Olena Zelenska, la moglie del presidente ucraino Zelensky, al quale Waters addossa gran parte delle colpe del conflitto. La guerra «è scoppiata per colpa dei nazionalisti ucraini», ha affermato il bassista e cantante del gruppo progressive rock inglese. Per quella presa di posizione, due suoi concerti in Polonia sono stati cancellati. Adesso Waters parla direttamente a Putin

Roger Waters ha scritto una lettera a Putin, una missiva per parlargli della guerra in Ucraina.
L’ex Pink Floyd ha rivolto il suo messaggio al presidente russo per esortarlo a un cessate il fuoco, questo dopo aver recentemente parlato a Olena Zelenska, la moglie del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, al quale Waters ha addossato gran parte delle colpe del conflitto nel suo Paese. La guerra «è scoppiata per colpa dei nazionalisti ucraini», ha affermato il bassista e cantante del gruppo progressive rock inglese.

Adesso invece parla direttamente a Putin: «Questa è un’atroce guerra di aggressione». E si scaglia anche contro la Nato che, dice Waters, «invade Paesi sovrani come se niente fosse».

Le prese di posizione di Roger Waters gli sono costate la cancellazione di due concerti in Polonia, due live che erano fissati per il 2023. Durante lo scorso weekend, è stato annunciato che il musicista non suonerà più in quel Paese. In particolare non suonerà più a Cracovia: è stato il Comune di Cracovia, proprietario della sala da concerti in cui il cantautore britannico avrebbe dovuto esibirsi, a remargli contro e a decidere di annullare la sua presenza in cartellone. Il consigliere comunale di Cracovia, Lukasz Wantuch, ha dichiarato ad Associated Press che Waters «non capisce cosa sta accadendo in Ucraina».

Dal canto suo, Roger Waters ha voluto specificare che i due concerti non sono stati annullati per volontà sua, anzi. E ha aggiunto che Lukasz Wantuch di Cracovia non ne sa proprio niente di quanto lui si sia immolato per una vita intera «al servizio dei diritti umani, anche pagandone le conseguenze», queste le sue parole.

PERCHÉ SONO STATI CANCELLATI I DUE CONCERTI IN POLONIA  

I motivi della cancellazione dei concerti in Polonia? Ce li spiega Roger Waters stesso, con le sue parole rivolte alla first lady dell’Ucraina.
A Olena Zelenska ha recentemente detto che «il massacro serve solo agli interessi degli estremisti in Occidente e in Ucraina», aggiungendo che suo marito (alias il presidente ucraino) avrebbe fatto sì che «decisioni totalitarie e antidemocratiche» prevalessero sulla volontà popolare.

Ha sottolineato come a suo avviso non utilizzare le armi importate avrebbe accorciato nettamente la guerra, concludendo che il conflitto alla fine «è scoppiato per colpa dei nazionalisti ucraini».

LA LETTERA DI ROGER WATERS INDIRIZZATA A VLADIMIR PUTIN

Dato che le parole rivolte a Olena Zelenska sono state interpretate quasi all’unanimità come una chiara presa di posizione con cui Waters si sarebbe messo contro l’Ucraina, e soprattutto dopo aver saputo cosa la moglie di Zelensky ha detto in risposta ai suoi commenti – ossia «Waters dovrebbe chiedere la pace al presidente di un altro Paese» – l’artista inglese ha postato sulla sua pagina di Facebook una nuova lettera aperta.

Stavolta è indirizzata a quel “presidente di un altro Paese” che gli ha suggerito Olena Zelenska: Vladimir Putin, appunto.

Parlando direttamente al presidente russo, gli spiega che «da quando il 24 febbraio di quest’anno la Federazione Russa ha invaso l’Ucraina, ho cercato di usare la poca influenza che ho per incoraggiare un cessate il fuoco e una soluzione diplomatica che contempli le esigenze di sicurezza sia dell’Ucraina sia della Federazione Russa», scrive Waters su Facebook.

Continua dicendo che, se Putin dicesse apertamente che la Federazione Russa non ha altre mire territoriali e che vuole solo «la sicurezza delle popolazioni russofone in Crimea, Donetsk e Lubansk», questo a suo avviso aiuterebbe ad arrivare alla pace.

«Lo dico perché so che molti pensano che vogliate invadere l’Europa intera, a partire dalla Polonia e dagli Stati baltici. Se lo farete, fa***lo (…) ci faremo saltare in aria l’un l’altro distruggendo il pianeta. (…) Quindi, per favore, Mr. Putin, mi assecondi e ci dia questa garanzia», prosegue Roger Waters.

LE CRITICHE RIVOLTE ALLA NATO

L’artista rivolge parole dure anche alla Nato: «Se ho ben interpretato i suoi precedenti interventi, lei vorrebbe un’Ucraina neutrale e sovrana. È corretto? Supponendo che ciò possa essere oggetto di negoziato, esso dovrebbe includere un accordo assolutamente vincolante di non invadere più nessuno. Lo so, lo so, gli Stati Uniti e la Nato invadono altri Paesi sovrani come se niente fosse, o per qualche barile di petrolio, ma ciò non significa che dobbiate farlo anche voi. L’invasione dell’Ucraina mi ha colto di sorpresa, è stata un’atroce guerra di aggressione, provocata o meno», scrive Waters nel suo post su Facebook.

LA SORPRESA E LA COMMOZIONE DI ROGER WATERS QUANDO OLENA ZELENSKA GLI HA RISPOSTO

Roger Waters dedica una parentesi anche alla risposta molto gradita ricevuta da Olena Zelenska su Twitter, esortando Putin a fare altrettanto.
«Mi ha sorpreso e commosso il fatto che la signora Zelenska mi abbia risposto su Twitter. Se anche lei mi rispondesse, la rispetterei molto e lo prenderei come un passo onorevole nella direzione di una pace sostenibile», così si conclude il messaggio.

Il post con la lettera a Vladimir Putin è corredato da un video tratto dall’ultimo tour di Roger Waters, in cui si vede la scritta “Make love not war”, ossia “fate l’amore, non fate la guerra”.

LA LETTERA INTEGRALE

Di seguito trovate il messaggio integrale di Roger Waters: “Recentemente ho letto commenti sui social media, chiedendo perché ho scritto alla signora Olena Zelenska ma non al signor Vladimir Putin? Ottima domanda, sono contento che voi me l’abbiate chiesto. Eccolo qui. Lettera aperta di Roger Waters a Vladimir Putin. Caro Presidente Putin, da quando la Federazione Russa ha invaso l’Ucraina il 24 febbraio scorso ho cercato di usare la mia piccola influenza per incoraggiare un cessate il fuoco e trovare una soluzione diplomatica che risponda alle esigenze di sicurezza sia dell’Ucraina che della Federazione Russa. Con questo obiettivo ho scritto due lettere aperte alla signora Olena Zelenska, moglie del presidente ucraino. Queste lettere sono disponibili su Internet. Mi viene chiesto sempre più spesso di scrivere anche a te, quindi eccomi qui. In primo luogo, vorresti vedere la fine di questa guerra? Se dovessi rispondere e dire: “Sì, per favore” ciò renderebbe le cose immediatamente molto più semplici. Se dovessi uscire e dire: “Inoltre la Federazione Russa non ha ulteriori interessi territoriali oltre alla sicurezza delle popolazioni di lingua russa della Crimea, Donetsk e Lubansk”. Anche questo aiuterebbe. Lo dico perché conosco alcune persone che pensano l’obiettivo sia invadere l’intera Europa, a cominciare dalla Polonia e dal resto degli Stati baltici. Se lo fai, vaffanculo, e potremmo anche smettere di giocare al gioco disperatamente pericoloso del pollo nucleare con cui i falchi su entrambe le sponde dell’Atlantico sembrano così a loro agio, e farlo. Sì, fate saltare in aria l’un l’altro e il mondo in mille pezzi.
Il problema è che ho figli e nipoti, così come la maggior parte dei miei fratelli e sorelle in tutto il mondo e nessuno di noi apprezzerebbe quel risultato. Quindi, per favore, signor Putin, ascoltami e ci dia questa rassicurazione.
Bene, tornando al tavolo, se ho letto correttamente i tuoi discorsi precedenti, vorresti negoziare uno stato di neutralità per un governo vicino all’Ucraina? È corretto? Supponendo che una tale pace possa essere negoziata, dovrebbe includere un accordo assolutamente vincolante per non invadere mai più nessuno. Lo so, lo so, gli USA e la NATO invadono altri paesi sovrani per un colpo o per pochi barili di petrolio, ma questo non significa che dovresti anche tu, la tua invasione dell’Ucraina mi ha colto completamente di sorpresa, è stata un’atroce guerra di aggressione, provocata o meno. Quando la signora Zelenska mi ha risposto tramite Twitter, sono rimasta molto sorpresa e fortemente commosso, se dovessi rispondermi, ti rispetterei enormemente per questo e la considererei una mossa onorevole nella giusta direzione verso una pace sostenibile. Cordiali saluti, Roger Waters”


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