Cattelan chiude, stile e ironia non bastano

Poco sopra i 2 milioni su Rai1, esperimento bocciato da ascolti

L’Auditel non perdona, e Da Grande non è cresciuto mai, anche se tra gli ospiti di puntata aveva l’uomo più veloce del mondo Marcell Jacobs, medaglia d’oro alle olimpiadi: lo show di Rai1 guidato da Alessandro Cattelan, si è fermato, dietro a uno che di nome fa Enrico Papi e di questi tempi fa gli Scherzi… a parte e per la seconda domenica lo ha superato portandosi portandosi dietro al traguardo un milione di spettatori in più del concorrente.
    Da osservare che dopo i risultati del debutto, lui, il quarantunenne ex X Factor probabilmente ne aveva percezione, non lasciava dubbi il suo monologo della biretta di ieri sera: “Questa settimana sono stato accusato di essere arrivato su Rai 1 troppo Cattelan: mi avete fatto il più bel complimento della mia vita”, ha detto nel suo secondo e ultimo appuntamento con ‘Da Grande’ su Rai 1 che ha registrato ascolti anche inferiori rispetto al debutto.

Nella serata domenicale del prime time ha raccolto 2.196.000 spettatori, pari al 12% di share (Scherzi a Parte l’ha superato con 3.043.000 spettatori, pari al 17,3% di share), facendo dunque questa volta peggio della scorsa settimana quando registrò 2.376.000 spettatori pari al 12,67% di share, (serata vinta dalla finale europei di pallavolo Italia-Slovenia (Rai3) seguita da Scherzi a Parte (Canale 5).
    Ma c’è a inizio puntata, va seppure in alcuni punti detto divertente e ironica, ha commesso un errore di valutazione: “Noi siamo molto contenti di ciò che abbiamo fatto, anche se la pallavolo ci ha un po’ segato le gambe, ma cosa devi fare?”, si è domandato Cattelan dopo la diretta della prima puntata. “In questi casi devi mettere l’orgoglio italiano davanti a tutto. Io sono un grande tifoso della pallavolo italiana, quindi sono anche un po’ contento contro il mio stesso interesse di quello che hanno fatto”.
    E invece non era quello il problema… ma il pubblico dei Rai1, che forse non ha avuto tempo di affezionarsi, è più legato a un certo tipo di programmi non troppo sperimentali. Certo gli ospiti e le battute non sono mancate. Da Lillo, a Serena Rossi (dironico il siparietto con la canzoncina sui bambini anche se qualche intenuata ha storto il naso per una parolaccia), da Elodie a Raoul Bova a Sangiovanni (divertente non tanto per il giovane artista quando lo saluta chiamandolo Madame, il conduttore lo richiama sul palco dicendo che twitter è inondato di messaggi, perché ho fatto una gaffe, ma altri postano che lo ha fatto apposta ndr), Marcell Jacobs, Gianmarco Tamberi.
    Nel monologo di ieri l’ex presentatore di X Factor, dopo aver ricevuto e scherzato con vari ospiti, si siede con una birra e fa il suo monologo in chiusura. La protagonista è sua figlia Olivia, la più piccola, di 5 anni, che una sera agitata, dice a papà che non vuole più andare a scuola perchè un compagno di classe le fa le pernacchie quando prova i balli per la recita di classe. Commenta: «No, Olivia! Devi andare! Devi insistere! A me è una settimana che mi fanno le pernacchie. Capita… Ti sono sembrato meno papà del solito perché la gente mi fa le pernacchie? No? Ecco, per me sei sempre Olivia, anche se il tuo compagno ti fa le pernacchie. Non ti far fermare dalle pernacchie, perché fanno tanto rumore, ma sono aria, non ti fanno niente. E soprattutto le pernacchie non devono mai farti smettere di fare quello che ami fare: ti piace ballare? E allora balla”. Il conduttore di Tortona non supera l’asticella, per adesso.
    Anche se una domanda è lecito porsela quanto è difficile sperimentare, svecchiare e innovare la tv generalista in una tv in cui il ricambio è fermo da decenni.
    Lo aspetta un nuovo format su Netflix e poi l’incognita della conduzione di Eurovision alla quale il direttore di Rai1 diceva che stava pensando.

Ansa.it

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