Dentro il cantiere di Notre-Dame: lo stato dei lavori di ricostruzione

La ministra della Cultura francese Malak: “Riaprirà al pubblico nel 2024”

La cattedrale Notre-Dame di Parigi, devastata dall’incendio del 15 aprile 2019, potrebbe riaprire al pubblico già nel 2024. Lo ha annunciato la ministra della Cultura francese, Rima Abdul Malak, in occasione di una visita al cantiere: “Siamo fiduciosi che nel 2024 si chiuderà una gran parte di questo cantiere e che sarà possibile un’apertura della cattedrale al culto e al pubblico”.

Il rogo di uno dei monumenti simbolo di Parigi fu seguito in diretta in tutto il mondo attraverso la tv e i social media e provocò – oltre al ferimento di tre persone – pesanti danni all’intera struttura.

La cattedrale sarà restaurata secondo il progetto originario. La ricostruzione prevede in particolare il rifacimento della struttura lignea del tetto, delle volte e della guglia di 96 metri progettata dall’architetto Eugene Viollet-le-Duc a metà del 1800 e per la quale è stato scelto nuovo legname.

Il cantiere, per il quale è previsto un bilancio complessivo di 850 milioni di euro, è attualmente alla sua seconda fase di lavori, quella della ricostruzione, dopo un primo periodo di messa in sicurezza e consolidamento che ha permesso di stabilizzare il capolavoro dell’arte gotica.

Alla fine dell’estate inizieranno i lavori su telai e coperture, così come il restauro delle volte danneggiate, secondo quanto spiegato dai responsabili sulle colonne del quotidiano Le Parisien. Un’impalcatura da 600 tonnellate eretta all’interno della cattedrale a settembre consentirà la ricostruzione della guglia, che dovrebbe partire alla metà del 2023. 

Seguirà una terza fase di ricostruzione esterna della cattedrale, quindi lo sviluppo del piazzale antistante che dipende dal municipio di Parigi.

Torna in alto