Alec Baldwin intervisterà Woody Allen: “Non mi interessano i vostri giudizi”

L’attore parlerà con il celebre regista in merito alle accuse di abusi sessuali rivoltegli dalla figlia adottiva, Dylan Farrow, che lo hanno portato a essere emarginato da Hollywood

Alec Baldwin intervisterà Woody Allen ( in foto) in merito alle accuse di abusi sessuali rivolte al regista dalla figlia adottiva, Dylan Farrow. Ad annunciarlo è stato lo stesso attore: l’evento avrà luogo martedì 28 alle 10.30, ora di New York, su Instagram.

ALEC BALDWIN, L’INTERVISTA A WOODY ALLEN

Dylan Farrow ha dichiarato di essere stata abusata sessualmente da Woody Allen quando era piccola. Lo aveva fatto già nel 1992, ma l’attenzione nei confronti della vicenda si è riaccesa dopo l’uscita, nel 2021, della docuserie di HBO Allen v. Farrow, in cui si raccontano dettagli delle accuse lanciate da Dylan e dalla madre Mia Farrow. Molte critiche sono arrivate anche allo stesso Alec Baldwin, che però sui social le ha rimandate ai mittenti. “Lasciatemi premettere che ho zero interesse per i giudizi e i post ipocriti espressi su questo social – ha scritto l’attore a corredo di un video – Ho le mie convinzioni e non potrebbe interessarmi di meno ascoltare le speculazioni di qualcun altro. Ma penso che abbia dei problemi chi crede che un processo dovrebbe essere condotto attraverso un documentario HBO”. Woody Allen ha diretto Alec Baldwin in AliceTo Rome with Love e Blue Jasmine: nelle intenzioni dell’attore, che conosce quindi molto bene il celebre cineasta, c’è probabilmente la volontà di offrire al pubblico un’altra versione della vicenda narrata nel documentario.

WOODY ALLEN, LE ACCUSE DI DYLAN FARROW

La docuserie della HBO, Allen v. Farrow, realizzata da Kirby Dick e Amy Ziering, racconta l’accusa di abuso sessuale mossa contro Woody Allen nel 1992 dalla figlia adottiva Dylan Farrow, che ai tempi del presunto abuso aveva sette anni. Nel documentario si vede, in particolare, un video di Dylan Farrow da bambina mentre dichiara di aver subito una violenza da parte del regista. È stato solo con l’esplosione del movimento #metoo, però, che Woody Allen ha dovuto affrontare le conseguenze e le reazioni di queste accuse, umane e professionali. Amazon Studios, per esempio, ha annullato un contratto di quattro film da 68 milioni di dollari mentre le pellicole più recenti del regista hanno fatto fatica a trovare distribuzione. Woody Allen ha definito il documentario “infarcito di falsità“.


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