Domenica In, Achille Lauro-choc: “Avevo 12 anni, come mi ha trovato in camera mia mamma”

All’ultima puntata della stagione di Domenica In, in onda su Rai 1 oggi, domenica 27 giugno, non poteva mancare Achille Lauro. Già, il trapper è un pupillo della mitica Mara Venier, i due sono legati da una vera e profonda amicizia. Scontato l’entusiasmo, insomma, confermato subito dal cantante: “Siamo qui dove tutto è iniziato. Tra di noi è stato un colpo di fulmine”, ha aggiunto.

Dunque l’artista ha parlato della sua carriera e della sua parabola, sempre più lanciata verso il successo. “C’è  C’è stato un colpo di fulmine tra di noi durante il mio primo Sanremo, quando pesavo dieci chili di meno. Venivo da un periodo difficile e intenso, questi anni anche sono stati impegnativi ma me la sono goduta di più – ricorda -. Il successo che ho ottenuto non è una cosa improvvisa, perché le storie di successo nascondono sempre da impegno e testardaggine. E’ stato un mattoncino alla volta, alle volte è dura, fare un percorso non standard è sempre una scommessa, soprattutto per una generazione che guarda poco al futuro come la nostra”, ha spiegato Achille Lauro.

Dunque il cantante ha spiegato come per lui sia stato decisivo capire quali fossero le sue passioni sin da quando era piccolino: “A dodici anni mia madre mi trovava in camera mentre scrivevo poesie e testi. Era una sorta di autoanalisi, capivo chi ero, mi conoscevo. In quel momento non era musica, ma vita. Ho avuto la fortuna di capire subito cosa mi piacesse fare”, ricorda.

Quindi Achille Lauro viene chiamato a commentare dei filmati di alcune sue performance a Sanremo, che la Venier mostra a lui e al pubblico: “Provo sensazioni strane, la mia vita è cambiata molto. Penso a quanto abbiamo fatto e quanto lavoro c’è stato dietro. Ho creato un grande team e ci aspettano ancora grandi sfide. Il mio percorso è difficile perché dietro la mia musica ci sono diverse chiavi di lettura e, a volte, il costume che indosso mentre interpreto il pezzo impedisce di approfondire e capire il concetto che c’è di fondo”, conclude un riflessivo Achille Lauro.

liberoquotidiano.it

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