Diritti tv, restano 3 partite da assegnare: è l’ultima chiamata per Sky

Dopo avere assegnato a Dazn tutte le 10 partite di ciascuna giornata di campionato, di cui 7 in esclusiva, ora alla Serie A resta un giorno appena per vendere l’altro pacchetto: 3 partite per ogni turno in co-esclusiva. Quella del sabato, quella della domenica alle 12:30 e quella del lunedì sera. Sky offre 70 milioni. Il gruppo di presidenti usciti vincitori da due mesi di bracci di ferro sui diritti tv – Lotito in testa, più tutti i grandi club tranne la Roma – è orientato a pretenderne non meno di 130.

Ultima chiamata per Sky

Tempo per trattare non ce n’è: l’assemblea della Lega di Serie A è convocata alle 18:30 di lunedì, ultimo giorno di validità del bando. Se Sky si vedrà assegnare questo secondo pacchetto, pur avendo perso il ruolo di broadcaster principale della Serie A, potrà garantire ai propri abbonati un’offerta “Calcio” corposa: 121 delle 137 partite di Champions League, tutta l’Europa League e tutta la Conference League per il triennio 2021/2024. Inoltre, tutte le 51 partite dell’Europeo 2020 e diversi campionati esteri fra cui la Premier League.

Il piano B

Se invece Sky e l’assemblea dei 20 club di Serie A non dovessero trovare un accordo su prezzo, il pacchetto delle 3 partite dovrà essere venduto con un nuovo bando a cui potrebbero partecipare Mediaset e Amazon, che già hanno acquistato pacchetti di partite della Champions. Amazon ha in esclusiva le migliori 16 gare del mercoledì, Mediaset ha 121 gare di cui 17 in chiaro. Se nemmeno con operatori diversi da Sky si dovesse arrivare a un accordo, la Lega di Serie A potrebbe decidere di individuare un partner tecnico con cui creare un proprio canale per la trasmissione delle tre gare in co-esclusiva. Ma è considerata solo un’ipotesi residuale.

L’ipotesi ricorsi 

Se non sarà Sky a vincere la gara è probabile che la tv satellitare di Comcast farà ricorso contro l’intero bando che ha incoronato Dazn come primo operatore per la trasmissione del campionato. E non è detto che non voglia presentare ricorsi anche in caso si aggiudicasse le 3 partite a giornata. I rapporti con la Serie A, dopo 18 anni di collaborazione, non sono semplici. Una delle ragioni di attrito ha riguardato la sesta rata dei diritti per la stagione 2019/2020. Sky chiedeva uno sconto, a causa della sospensione del campionato. I club pretendevano l’intero importo di 130 milioni. Alla fine la tv ha pagato cifra piena, ma solo dopo che il tribunale di Milano l’ha costretta a farlo con un decreto.

Matteo Pinci e Franco Vanni, Repubblica.it

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