Fiorello: i David? Più gente allegra ai funerali che in platea

Lo showman stronca la cerimonia su Rai1. “Non è un problema di conduzione, ma è una passerella di premi in cui manca lo spettacolo”

“Ai funerali si vedono persone molto più allegre e serene di quelle viste in platea ai David“: lo dice, senza peli sulla lingua ma con la consueta ironia, Rosario Fiorello, inquadrando i giornali sul tavolino di un bar durante una diretta video postata sui social.”Non si riesce a fare uno spettacolo. E’ triste”, commenta aggiungendo: “Mi hanno invitato più volte a fare un numero, ma non ci andrò mai perché la platea dei David sembra infastidita dalla comicità. Sembrano dire ‘noi siamo quelli del cinema, voi non siete niente’. E’ una festa tra loro”.Sulla serata di premiazione presentata su Rai1 dall’amico Carlo Conti dice: “Non è un problema di conduzione, ma è una passerella di premi in cui manca lo show”. Nell’impresa, osserva, non sono riuscite né RaiSky negli scorsi anni. “E’ inutile dire alla gente di andare al cinema se poi ve la cantate e ve la suonate. Dovreste essere più vicini al pubblico – aggiunge – anche nelle storie che raccontate. Sembra quasi che, a parte il momento con Gabriele Muccino dedicato al pubblico, il resto sia una cosa tra loro”. Gli unici momenti di leggerezza, con protagonisti Enrico Brignano e i Boiler (“Divertentissimi nei panni di finti giornalisti”) sono stati, a suo avviso, snobbati dalla platea che li guardava quasi “con disprezzo”.Sottotono, per Fiorello, anche Sabrina Impacciatore, protagonista del film di Muccino: “Purtroppo ha sbagliato la tonalità di ’10 ragazze’, ma l’hanno fatta esibire da sola, con la chitarra, senza base, senza orchestra, niente”.E poi ci sono i temi dei film in nomination che, seppure di valore, sono, a suo avviso, “tutti pesanti, solo su argomenti tristissimi e disgrazie, come se in Italia, che era la patria della commedia, questo genere non si sapesse fare più”.A parte la qualità dei film e il talento di artisti come Alessandro Borghi o di Elena Sofia Ricci, che per Fiorello non si discute, è un problema di format dei David e di atteggiamento del cinema italiano. “E’ una cosa tra loro, che non considera il pubblico. Potrebbe esserci più ironia, più spettacolo. Gli americani lo fanno, potremmo farlo – conclude – anche noi”.

repubblica.it

 

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