David di Donatello, trionfa “Dogman” di Garrone con nove statuette

Quattro premi vanno a “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini, tra cui quello per il miglior attore ad Alessandro Borghi. Migliore attrice Elena Sofia Ricci per “Loro”

Il film “Dogman“, diretto da Matteo Garrone trionfa alla 64a edizione dei David di Donatello vincendo nove statuette: film, regia, attore non protagonista a Edoardo Pesce, sceneggiatura originale (Matteo Garrone, Massimo Gaudioso e Ugo Chiti), fotografia (Nicolaj Brüel), scenografia (Dimitri Capuano), trucco (Dalia Colli e Lorenzo Tamburini), montaggio (Marco Spoletini) e suono.
“Facciamo sì che se crescono gli schermi delle televisioni, crescano anche gli schermi dei cinema”, ha detto Garrone dopo aver ricevuto il premio.

Quattro statuette vanno a “Sulla mia pelle” di Alessio Cremonini. Regista esordiente, produttore (Cinemaundici e Lucky Red) e attore protagonista ad Alessandro Borghi. L’attore, commosso, ha ringraziato “la famiglia Cucchi e le persone che mi sono state vicine durante la lavorazione di questo film che non è stato facile affrontare. Questo premio – ha aggiunto l’attore – è di Stefano Cucchi e voglio dedicarlo a tutti gli essere umani che devono essere considerati uguali a prescindere da tutto”. Il film ottiene ottiene anche il David Giovani, assegnato da 3.000 studenti delle secondarie.

Migliore attrice protagonista è Elena Sofia Ricci per “Loro” di Paolo Sorrentino. “Auguro a loro e a tutti i giovani ciò che è successo a me: vivere la propria passione. Quindi scoprite qual è e seguitela!”. L’attrice ha ringraziato anche il marito che “mi ha tanto sostenuta, mi ha persino aiutata a fare il provino”. Ha poi rigraziato Toni Servillo, “un compagno di lavoro meraviglioso” e il regista Paolo Sorrentino che “stasera manca molto”. Il film vince un secondo premio per l’acconciatore con Aldo Signoretti.

Migliore attrice non protagonista è Marina Confalone per “Il vizio della speranza” di Edoardo De Angelis.

Due statuette anche a “Capri-Revolution” di Mario Martone: costumi (Ursula Patzak), e musiche (Sascha Ring e Philipp Thimm); e a “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino: sceneggiatura non originale (James Ivory, Luca Guadagnino e Walter Fasano) e canzone (Sufjan Stevens per “Mystery of love”).

Effetti visivi VFX, Víctor Pérez per “Il ragazzo invisibile – Seconda generazione” di Gabriele Salvatores.

Film straniero “Roma“, di Alfonso Cuarón: “Il cinema italiano è stato una guida illuminante nella mia formazione”, ha detto il regista messicano.

Documentario “Santiago, Italia“, di Nanni Moretti, la nona statuetta su 44 candidature per il regista romano. “Sono contento di ricevere questo David per questa bella storia italiana di accoglienza”, ha detto, ringraziando anche gli altri registi in gara con lui per aver fatto dei film “belli e intelligenti”.

Premio dello spettatore “A casa tutti bene“, di Gabriele Muccino.

Miglior cortometraggio a “Frontiera” di Alessandro Di Gregorio.

Standing ovation della platea dei David per Roberto Benigni. Il premio Oscar toscano è salito sul palco per uno dei momenti più attesi della serata: la consegna a Tim Burton del David alla Carriera. ”Ricevere questo premio da Roberto è uno dei più grandi onori della mia vita”, ha detto Burton. Mentre Benigni, dopo aver elogiato il collega americano e i David che ”diventano sempre più grandi”, si è detto ”lieto di essere tornato al cinema dopo tanti anni con il Pinocchio di un altro grande regista immaginifico come Matteo Garrone” e, con la complicità del conduttore della serata Carlo Conti, è stato omaggiato con una standing ovation.

David speciali alla scenografa Francesca Lo Schiavo, all’attrice Uma Thurman e al regista Dario Argento. “Ho iniziato la mia carriera in Italia con Terry Gilliam. Per continuare in questo mestiere ci vuole determinazione: senza di quella un attore non arriva da nessuna parte”, ha dichiarato l’attrice. Poi Thurman ha parlato di Quentin Tarantino, con cui ha realizzato tre dei suoi film più famosi, ‘Pulp Fiction’ e i due ‘Kill Bill’: “Uno dei più grandi onori della mia vita lavorare con lui”. “Ho fatto cinema per 40 anni e non ho mai ricevuto un David di Donatello. Per questo voglio ringraziare Piera Detassis, una persona di cinema, del nostro mondo”. Dario Argento riceve il David di Donatello speciale dalle mani di Stefania Rocca ed è un po’ polemico. “Troppo tardi….”.

Rainews

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