CACCIA, MOTORI E AFFARI: SULLE TV ITALIANE SBARCA IL “TRUMPISMO”

Arriva sul satellite il nuovo canale Blaze che racconta gli uomini “tutti d’un pezzo”

Quell’America c’era prima e c’è oggi, ma qualcuno per molto tempo ha fatto finta che non ci fosse. La si può esaltare o riderci su con giocosa ironia, quel che proprio non si poteva fare era guardarla dall’alto in basso o, peggio, buttarla sotto il tappeto come se fosse la polvere di un passato destinato a non tornare più.
È l’America che alle ultime elezioni in maggioranza ha votato Donald Trump, che affonda appetiti e gole arse in hamburger e birra ed è quella, infine, che proprio non ci pensa ad andare a vedere l’ultimo film di Woody Allen. Magari, invece, preferisce tuffarsi (meglio: rispecchiarsi) nei programmi che si possono trovare sul nuovo canale Blaze, al tasto 119 della piattaforma Sky. Prodotto da A & E Networks, già sperimentato sul mercato britannico, il canale Blaze si presenta come il luogo del factual entertainment dedicato ai mondi «che pensano in taglia extra large» (copyright di Sherin Salvetti, general manager di A & E Netoworks): mestieri duri e sporchi, motori, affari, food e action. La missione è quella di divertire il maschio alfa o, più sottilmente, quel pubblico che ama sorridere di loro, ma anche cercare di capirli. Un vecchio libro satirico degli anni ’80, a firma di Bruce Feirstein e dal titolo Il vero uomo non mangia quiche, collezionava divertenti cliché su quella tipologia umana che ama ritrovarsi le mani sporche di olio d’auto, si rilassa disboscando o cacciando specie in estinzione e crede nel mantra «non sistemare a parole ciò che puoi comodamente sistemare con un lanciafiamme». Più o meno quello che il presidente Trump fa via Twitter.
Presentato sui Navigli a Milano alla presenza di Sherin Salvetti e del Responsabile dei rapporti con i canali partner di Sky Luca Revelli, Blaze Dog si presenta con serie come quelli sui cacciatori di taglie (al lunedì sera), che segue l’acciuffa-criminali Duane «Dog» Chapman sulle strade d’America. Basterà una veloce occhiata per prendere le misure estetiche e «filosofiche» – del protagonista di questa serie, destinato a occhio e croce a diventare popolare: il nostro eroe sfoggia capelli lunghi e leonini tinti, ma guarda un po’, di quel giallo senza sensi di colpa così presidenziale, e nasconde lo sguardo dietro a occhiali da sole impenetrabili. Tra i pezzi forti del palinsesto di Blaze Ax Men: duri come il legno su un gruppo di boscaioli dell’Oregon (da domani, ore 21), Tir Ritroverò sui cacciatori di camion rubati, Alaska: sterrare è umano su un team di piloti d’auto pronto a sfidare la natura selvaggia del nord-ovest americano (al giovedì).
Il posizionamento di Blaze nell’area del tasto 100 è di tutto rispetto e, spiega Sherin Salvetti, «intende raccogliere un target maschile sui 40 anni, ma anche stimolare un co-viewing familiare, soprattutto sui temi del life-style». Ad esempio, Cambio pancia disperatamente (al lunedì, 22.40): per quattro mesi dieci personal trainer seguono una dieta ipercalorica tipicamente americana evitando esercizi fisici. L’obbiettivo? Ingrassare come i propri clienti per poi procedere insieme a loro a una dieta radicale. Progetto, a dir vero, politicamente scorrettissimo e che potrebbe generare qualche polemica. Trump ci riderebbe sopra, Obama alzerebbe il sopracciglio sdegnato. Qui da noi i ruoli, per dire, andrebbero di diritto al tutt’altro che felpato (nonostante si vesta solo di felpe) Salvini e a Boldrini, una che come si indigna lei nessuno. Insomma, non è più tempo di scrupoli da «liberal» e il maschio alfa, anche di casa nostra, può giocare «a fa’ l’americano». E se Blaze non gli basta, non ha che da godersi canali analoghi dove il gioco si fa duro e l’uso del condizionale è ammesso con estrema diffidenza: basti pensare a Dmax, collocato con le sue larghe spalle sui canali 52 del digitale terrestre, 136 e 137 Sky e 28 Tivù Sat. Tra i suoi programmi anche un’eccezione sportiva, che non può essere altrimenti che il rugby. Sul fronte factual entertainment, titoli come Alaska: pesca in alto mare con i suoi lupi di mare alla caccia dei salmoni pregiati nel freddo del mare nordico, Addestramento estremo, alla scoperta dei metodi di addestramento militari più duri o – in ambito food – Fritti e strafitti perché il colesterolo, è evidente, non esiste. E se esiste, colpisce solo i fan di Oprah Winfrey.
Ma la vera sfida atavica, si sa, è quella con la Natura, e dunque da National Geographic Italia (canale 403 e 452 Sky) un buon esempio paradigmatico può venire da Autostrada per l’inferno, la cui nuova serie è partita domenica: il team formato da Jamie, Adam, Scott, Ken, Bruce, Kevin soccorre gli automobilisti sul Donner Pass, pericoloso tragitto sulle montagne della Sierra Nevada. E se freni in curva, sei un Woody Allen…

Ferruccio Gattuso, il Giornale

Torna in alto