Il distopico fantafilm musicale di Danny Boyle nel mondo senza Beatles

Distribuito da Universal, nelle sale dal 28 giugno negli Usa e in Gran Bretagna. In Italia arriverà a settembre

Beatles chi? Che mondo sarebbe quello senza le canzoni dei Fab Four? E se una sola persona, per uno strano gioco del destino e degli incroci spaziotemporali, si ricordasse che sono esistiti e, soprattutto, cosa hanno creato? Parte da questo paradosso il distopico fantafilm musicale di Danny Boyle, «Yesterday», di cui è stato messo in rete in questi giorni il trailer.Distribuito da Universal dal 28 giugno negli Usa e in Gran Bretagna (da noi a settembre), è facile predirgli una qualche passerella festivaliera.Scritto a quattro mani dallo stesso Boyle e da Richard Curtis («Love Actually», «Notting Hill»), è il film che segna il ritorno alla regia cinematografica del cineasta premio Oscar per «The Millionaire» a due anni da «T2-Trainspotting 2», dopo l’”incidente di percorso” con «007», che avrebbe dovuto dirigere e che abbandonò in corso d’opera “per divergenze creative”.Ne è protagonista l’attore Himesh Patel «(la serie Bbc «EastEnders»), nei panni dell’aspirante musicista Jack di scarsissima fama e nessun successo. Vittima di un brutto incidente in bici durante un inspiegabile blackout planetario, quando si risveglia dalla botta scopre (trattasi di un universo parallelo?) che è l’unico ad avere memoria del quartetto di Liverpool e delle loro composizioni. Prima timidamente, poi sempre più sfacciatamente quando scopre che neppure sul web c’è traccia di loro (a digitare John e Paul esce il Papa, Giovanni Paolo II, John Paul II), cavalca l’onda e si spaccia autore di quelle canzoni: da «Yesterday» a «Hey Jude», «Let It Be», «Something»… Ed è rapidamente fama planetaria e deliri di fan, denaro a sacchi e guerra di dame (le attrici Lily James e Ana de Armas) che se lo contendono, quella dei tempi bui e quella dei giorni della fama. Nel cast anche guest eccellenti come la pop star Ed Sheeran e il comico e conduttore James Corden, mentre non mancano citazioni come quella del concerto sul tetto della Apple a Savile Row o l’attraversamento pedonale di Abbey Road.Pur pieno dell’ironia e della leggerezza dello humour britannico, è atto d’amore incondizionato per le canzoni dei Beatles: ovunque e comunque avrebbero sfondato.

Adriana Marmiroli, lastampa.it

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