IL NAUFRAGIO DELL’ISOLA

alessia_marcuzzi(di Massimo Tosti, buy cialis Italia Oggi) La Natura, talvolta, si rivela benigna. L’uragano nell’America Centrale ha impedito l’arrivo dei concorrenti dell’Isola dei famosi (Canale 5, lunedì, ore 21,20) alla destinazione di Cayo Cochinos. Tutto rinviato alla settimana prossima, con sollievo per i telespettatori. Catherine Spaak (uno dei pochissimi «famosi» in un gruppo di soliti ignoti) ha interpretato il ruolo della primadonna, facendo i capricci e annunciando che lei non è disposta ad aspettare una settimana, e intende rientrare subito in Italia.
Non si hanno dati attendibili riguardo ai suicidi provocati dall’annuncio dell’ex icona de La voglia matta. La Marcuzzi era disorientata: probabilmente ha interpretato l’uragano come un segno avverso del destino. Lei è stata la prima naufraga di questa edizione. Alfonso Signorini ha preso in mano la situazione, criticando apertamente la Spaak per la sua annunciata diserzione. Mara Venier si divertiva (come sempre). Alvin, l’inviato in Honduras per raccontare le disavventure dei concorrenti, si è trovato da solo sull’Isola (assieme a una troupe che lo filmava). «Tu sei il mio super-Alvin», lo ha incitato Alessia. L’eroe Alvin, verso le 22, dopo essersi liberato della Marcuzzi, ha potuto fornirsi di un ombrello con il quale affrontare la pioggia equatoriale. Meglio di lui se la sono cavata i concorrenti, alloggiati in un hotel a 5 stelle, interrogandosi l’uno con l’altro sulle rispettive identità. Rocco Siffredi ha avuto il vantaggio di essere conosciuto da tutti per le sue qualità di filosofo esistenziale. Ma la sua condizione non era condivisa da Charlotte Caniggia, Fanny Neguesha, le Donatella, Rachida Karrati, Alex Belli e Andrea Montovoli. Questa è la prima edizione dell’Isola trasmessa da Canale 5, dopo le nove trasmesse da Rai Due. L’esordio non è stato dei migliori: l’Isola è naufragata, per colpa della Marcuzzi ma anche dei tanti autori di Magnolia che non hanno saputo varare un piano B per salvare il salvabile. Alessia è stata la prima vittima, non certo l’unica responsabile.

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