Sabrina Ghio: “Tre aborti, il periodo più brutto della mia vita”

L’influencer racconta il dramma che ha vissuto prima di dare alla luce la sua secondogenita Mia

Sabrina Ghio è diventata mamma per la seconda volta a giugno quando, dopo Penelope, è nata Mia.

Portare a termine la dolce attesa però non è stata una passeggiata: più volte ha detto di aver subito vari aborti spontanei a causa di una mutazione genetica del sangue. Ora ha deciso di spiegare ai follower cosa è successo, parlando delle tre gravidanze interrotte spontaneamente in pochi mesi tra l’agosto del 2020 e l’aprile 2021. “E’ stato il periodo più duro della mia vita”, ha confidato.

Il racconto social
Sabrina Ghio si apre con le follower, raccontando i dettagli della sua terribile esperienza per offrire conforto alle tante fan che si trovano nella sua situazione. “Non è facile parlare di quel periodo, gli aborti, le operazioni e la mutazione del sangue… Ma se posso essere utile e aiutare qualcuna di voi lo faccio volentieri” ha annunciato nelle storie.

Il primo aborto
Sabrina Ghio è partita con il suo racconto doloroso: “Cercherò di essere più diretta possibile, ma è stato un periodo difficile e sintetizzarlo trovando le parole giuste non è semplice!” ha premesso. E poi: “Rimango incinta per la prima volta 3 estati fa a luglio e perdo il bambino ad agosto… un aborto spontaneo… e mi dicono che la natura a volte sceglie per te. E’ stato devastante quel momento, ricordo benissimo tutto” spiega, raccontando di come sia rientrata in fretta e furia dalle vacanze solo per poi avere la conferma della brutta notizia. Lei e Carlo Negri decidono di non dire nulla e di affrontare da soli il dolore. “Non so come si fa a essere forti in queste situazioni!” commenta.


La seconda gravidanza non andata a buon fine
L’aborto nelle prime settimane di gravidanza è molto più frequente di quanto si possa immaginare, come anche i medici hanno ricordato a Sabrina Ghio. Così lei e Carlo Negri ci provano di nuovo: “Rimango incinta per la seconda volta a novembre, non dico nulla a nessuno pensando di fare una sorpresa carina a Carlo a Natale! Decidiamo di tenere questo segreto per noi… il 7 gennaio facciamo una visita e ci dicono che il cuoricino non batteva più. Zero all’11esima o 12esima settimana, e in quel caso devono per forza farti un raschiamento… I mesi successivi sono stati tragici”.

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