Howard the Duck, perché Robin Williams lasciò il film esasperato

35 anni fa Howard e il destino del mondo di Willard Huyck si abbatteva sulle sale di tutto il mondo, rivelandosi il più traumatico flop della carriera da producer di George Lucas: non è universalmente noto che a doppiare il protagonista, papero antropomorfe di un altro pianeta che precipita a Cleveland e diventa amico della cantante Beverly (Lea Thompson), doveva esserci in originale Robin Williams. Il compianto vulcanico attore aveva anche accettato, e si presentò in sala doppiaggio per lavorare sulle sequenze del film già realizzate. Durò solo tre giorni, stando a quanto ha raccontato a Hollywood Reporter il suo doppiatore poi definitivo, Chip Zien.
Il problema non era la qualità del film: Robin aveva un’idea della vivacità che voleva dare al personaggio… ma non riusciva a farlo! Il movimento del becco infatti seguiva la performance provvisoria degli stessi burattiani sul set, molto più lenta e inespressiva di un vulcano come Williams. Pare che, annunciando di voler abbandonare la lavorazione, Williams abbia sventolato bandiera bianca con queste parole: “Non ce la faccio. È un delirio. Non riesco a trovare un ritmo. Mi sento costretto, ammanettato, per seguire quel cazzo di becco del papero!”
Nonostante tuttora Lea Thompson abbia rispetto per il lungometraggio e sia dalla parte dei suoi fan, tanto da aver proposto alla Marvel un seguito (non approvato), Howard e il destino del mondo rimane uno dei film “maledetti” per eccellenza degli anni Ottanta. L’anno scorso provammo ad allestire un processo per giungere a una sentenza, con tanto di accusa e difesa.

comingsoon.it

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