Svolta epocale: ad Amazon parte dei diritti tv del Roland Garros

Addio Eurosport: dopo 27 anni di fedeltà, Amazon ha ottenuto di spacchettare con France Television i diritti del secondo torneo dello Slam (in ordine cronologico) dal 2021 al 2023. Il colosso statunitense a pagamento trasmetterà su Amazon Prime le partite del Lot 2, quelle che si disputeranno sul nuovo campo Simonne-Mathieu, inaugurato quest’anno, e quelle della prossima sessione serale, che nascerà dall’anno prossimo e si terranno anche sul centrale, il Philippe Chatrier. Mentre quelle del Lotto 1 saranno ancora ad appannaggio, in chiaro, ed in esclusiva di France Television. Anche se semifinali e finali saranno diffuse da tutt’e due le reti.

Aumento introiti —  La bomba era nell’aria: troppo forte era l’offerta di Amazon e troppo serrata la corte a uno dei templi dello sport mondiale, troppo ingenti erano, a paragone, i diritti tv di Wimbledon e Us Open, di circa 70 milioni di euro l’anno, e troppo importante era l’ipotesi di aumentare gli introiti nel triennio in questione. Secondo la Federtennis Francese, aumenteranno almeno del 25% rispetto alla media degli ultimi tre anni. Calcolando che parliamo di 24 milioni di euro l’anno garantiti in quest’edizione dalla televisione nazionale francese al Roland Garros, la cifra è presto fatta, ed arriva ad almeno 90 milioni. Una cifra talmente considerevole da spingere subito la FFT a specificare che verrà impiegata per finanziare, promuovere e sviluppare il tennis nel paese. E che i prezzi di Amazon al consumatore del tennis sono stati parte dell’accordo e saranno moderati. Amazon è già entrata nel tennis con la sua piattaforma tv in streaming in Gran Bretagna, acquisendo i diritti di trasmissione di US Open, Masters 1000, ATP 500 e circuito donne, WTA. Ma il Roland Garros rappresenta il primo accordo diretto di Amazon Prime nel tennis e anche nello sport francese, e fa subito temere che il torneo cambi radicalmente programmazione, convogliando i match migliori di sera per accontentare i giusti desideri di un partner così munifico.

Match serali – Peraltro in un torneo che, fino a quest’anno, aveva sempre resistito alla tentazione delle partite serali e quindi di una seconda sessione di biglietteria. Come avviene ormai da tempo immemore sia agli Australian che agli Us Open, mentre Wimbledon resiste ancora. Per l’accordo con gli abitanti del quartiere di Wimbledon. E l’All England Club ha posto quindi il limite delle ore 23 per la chiusura delle partite di giornata. Il dubbio è per quanto resisterà, visto che s’è ora dotata di un tetto anche per il campo numero 1 (costo 60 milioni di euro), e ne ha investiti altri 57 per allargarsi nei prossimi anni sull’attiguo campo da golf e sul parco.

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