The Last Tycoon, l’ultimo Scott Fitzgerald

Dal 28/7 su Amazon la serie con Matt Bomer e Lily Collins

Quando si pronuncia il nome di Francis Scott Fitzgerald, quasi sempre, il pensiero va al Grande Gatsby e ad un quadro di una società che difficilmente si riesce a distaccare dalle pagine del suo libro. The Last Tycoon è il suo ultimo romanzo, lasciato incompiuto, che dimostra ancora quel carattere libertino dello scrittore e sceneggiatore statunitense. Tradotto in italiano come Gli ultimi fuochi (e ripubblicato nel 2012 con il titolo L’amore dell’ultimo milionario), The Last Tycoon è diventato una serie tv, disponibile dal 28 luglio su Amazon Prime Video.
Dall’ultimo lavoro di F. Scott Fitzgerald che celebra quest’anno il suo 75/o anniversario, la serie racconta la storia del ragazzo d’oro di Hollywood, l’affascinante Monroe Stahr (Matt Bomer, l’ex protagonista di White Collar) mentre si trova a combattere con il proprio capo nonché figura paterna, Pat Brady (Kelsey Grammer, Frasier) per la sopravvivenza dello studio. In un mondo oscurato dalla Grande Depressione e dall’ascesa crescente della Germania di Hitler, The Last Tycoon getta luce sulle passioni, le violenze e la svettante ambizione della Hollywood degli anni ’30. Lily Collins – figlia del leggendario cantante dei Genesis (vista in The Blind Side) figura nelle vesti di Celia Brady nipote di Par, con Rosemarie DeWitt (La La Land) nei panni di Rose Brady, e Dominique McElligott (House of Cards) nel ruolo di Kathleen Moore. Consulente di produzione è A. Scott Berg, famoso vincitore del Pulitzer e discepolo di Fitzgerald. In co-produzione con TriStar Television, The Last Tycoon è scritto e diretto da Billy Ray (Captain Phillips, The Hunger Games), nominato dall’Academy Award, mentre la produzione esecutiva è di Ray, Christopher Keyser (Tyrant, Party of Five), il quale presta servizio come showrunner insieme a Joshua D. Maurer (Rubicon), Alixandre Witlin (Georgia O’Keeffe) e David A. Stern (Rosemary’s Baby). Scott Hornbacher, di Mad Men, è invece produttore co-esecutivo, insieme a Perri Kipperman (Billions). Hollywood, anni ’30.
La storia ruota intorno a Monroe Stahr (Bomer) un brillante direttore di una casa di produzione cinematografica che vive con il ricordo della moglie Minna Davis morta in circostanze misteriose. Per onorarne la memoria, il vedovo pensa di fare un film che parli della sua vita, ma le difficoltà non sono poche, tra cui i primi sussurri delle limitazioni naziste nei confronti degli Ebrei, che bloccano la produzione a Berlino. La vita di Monroe viene smossa dalla conoscenza di una giovane commessa, Kathleen (Dominique McElligott) che gli ricorda moltissimo la moglie. Mentre la donna respinge le sue lusinghe, tuttavia, la figlia del suo capo, la giovane Cecelia Brady (Collins), non manca di rimarcare il suo affetto e la sua devozione verso Monroe, sperando che un giorno il giovane possa notarla e innamorarsi di lei. “There’s no business like show business” (non c’è altro business come lo show business), recita il trailer della serie tv. Rosemarie Dewitt fa un’apparizione brillante nel ruolo della sprezzante moglie di Brady. L’icona anni ’80 Jennifer Beals sarà la bollente avversaria di Brady.

ANSA

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