Risorgimarche: Capossela, Mengoni e Bennato nei luoghi del terremoto

Dopo i 70 mila spettatori di Jovanotti e i 260 mila spettatori dello scorso anno, torna la rassegna di concerti nei comuni del cratere sismico del 2016. Per la terza edizione sul palco anche Nek e Pacifico

Dopo il grande successo della scorsa edizione, culminata con il concerto da 70 mila presenze di Jovanotti, sarà Nek ad aprire l’11 luglio a Poggio San Romualdo, vicino Fabriano, la terza edizione di RisorgiMarche, la rassegna di concerti organizzata in segno di solidarietà con le popolazioni e i comuni colpiti dal terremoto di 3 anni fa. Come nelle due precedenti edizioni responsabile del cast e degli eventi è Neri Marcorè, cui Nek restituisce evidentemente il favore del duetto allo scorso Festival di Sanremo, nella serata del venerdì, per il brano Mi farò trovare pronto.I concerti tra i comuni di Macerata, Ascoli, Fermo e Ancona, i quattro comuni colpiti dal sisma, continueranno il 15 luglio con un evento a sorpresa a Dosso Vallonica, che gli organizzatori non possono ancora rivelare perché l’artista coinvolto terrà concerti nei giorni precedenti e successivi in zone vicine. Sarà però possibile scorprire il nome dell’artista seguendo i social media di RisorgiMarche.Il 18 luglio toccherà a Tosca ai Piani di Monte Torroncello, il 21 luglio a Pacifico che sarà sul palco con Neri Marcorè, il 28 luglio Edoardo Bennato sarà ai Piani di Monte Gemmo, il 30 luglio Marco Mengoni in località Fontanelle, il 2 agosto ancora un concerto a sorpresa a Spelonga vicino ad Arquata del Tronto, infine il 7 agosto chiuderà la serie di concerti a Macereto il cantautore Vinicio Capossela.Marcorè sottolinea come altri concerti si potranno aggiungere. “Sempre nel rispetto della natura e sempre a basso impatto ambientale – sottolinea lo showman – anche perché svolgendosi nel pomeriggio non hanno bisogno di illuminazioni o luci di scena”. Le potenzialità dell’evento sono sempre molto alte: vuoi per la finalità benefica, portare cioè turisti nelle zone colpite dal sisma per contribuire a far ripartire l’economia, vuoi per la bellezza dei luoghi.Il concerto gratuito di Jovanotti lo scorso anno venne annunciato soltanto 3 giorni prima ma arrivarono lo stesso in 70 mila, tutti a piedi inerpicandosi per le strade e le mulattiere dopo aver lasciato le automobili nei parcheggi, spesso molto lontani. È la caratteristica dell’evento: “Bisogna dotarsi di borracce e scarpe comode. Ma quello che sembrava un limite è diventato il nostro punto di forza – sottolinea Marcorè, – la gratuità significa invogliare la gente a venire per dare una mano alla comunità della zona”. Lo scorso anno i 29 concerti fecero complessivamente registrare 230 mila presenze: “E se calcoliamo che in linea di massima ogni spettatore possa avere speso 20 euro nel corso della giornata, si arriva a un indotto di 5 milioni di euro distribuiti sul territorio”.Senza contare il merchandising: “Lo scorso anno per borracce e magliette sono stati raccolti 60 mila euro. Quest’anno abbiamo fatto le cose ancora meglio: l’illustratore Tullio Pericoli, originario peraltro di Ascoli, ha realizzato delle tavole da stampare sulle magliette di RisorgiMarche 2019. Ogni cosa può aiutare: le aziende colpite dal terremoto hanno avuto la possibilità di vendere le proprie merci nei mercatini, nei comuni del cratere sismico. Perché a 3 anni di distanza dal terremoto che ha distrutto in pochi secondi case e vite delle persone, si deve ancora ricostruire, servono anni. E questo festival riporta turisti, chi è venuto per i concerti magari ritornerà”.

Carlo Moretti, repubblica.it

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