Leonard Cohen, arriva nelle librerie un suo romanzo inedito

Il prossimo autunno, nel mese di ottobre, uscirà un romanzo rimasto ancora inedito di Leonard Cohen. Scritto a Montreal nel 1956, lo stesso anno in cui il cantautore canadese pubblicò la sua prima raccolta di poesie, A Ballet of Lepers racconta “alcune relazioni tossiche e di quanto si faccia per tenerle comunque in piedi”, racconta un comunicato stampa. In 91 pagine il romanzo narra la storia di un commesso di 35 anni che accoglie il suo anziano nonno per vivere insieme in una pensione angusta. Il nonno è portato ad attacchi di violenza e il narratore, che rimane senza nome, si scopre violento a sua volta. L’attacco del romanzo recita: “Mio nonno è venuto a vivere con me. Non c’era nessun altro posto dove potesse andare. Cos’era successo a tutti i suoi figli? Morte, decadenza, esilio – io poco ne so”. Il romanzo, un altro inedito a 4 anni di distanza dalla raccolta di poesie The Flame, pubblicata postuma nel 2018, mette in luce “un sentimento sempre più nitido rispetto alla storia e alla tragedia ebraica”, un tema che Cohen avrebbe sviluppato nella sua poetica futura, e riflette sulle difficoltà che Cohen incontrò nella sua vita nel rapporto con il nonno, sebbene senza il grado di violenza descritto nel racconto. Il romanzo venne originariamente rifiutato da due editori. Cohen, che è mancato nel 2016, una volta ha parlato di questo libro affermando che A Ballet of Lepers “era probabilmente un romanzo migliore rispetto al mio primo The Favourite Game“, uscito nel 1963.

L’uscita del romanzo sarà accompagnata dalla pubblicazione di 15 racconti brevi e da un testo preso dagli archivi di Cohen e scritto per essere interpretato alla radio, tutti composti dal cantautore tra il 1956 e il 1961. Per questo il titolo completo della pubblicazione sarà “A Ballet of Lepers: A Novel and Stories“. Gli scritti di Cohen illustrano temi come la vergogna per il desiderio sessuale, l’amore, i legami familiari, la libertà e la trascendenza, e in tutti i personaggi si agitano demoni che potrebbero essere gli stessi dell’autore, che si ritrovano nei suoi romanzi come nelle sue canzoni. La raccolta è stata curata da Alexandra Pleshoyano.

Robert Kory, fiduciario del fondo della famiglia di Cohen, ha spiegato che “prima della sua morte Leonard ha detto che il vero capolavoro della sua vita era il suo archivio, che ha conservato meticolosamente a beneficio di fan e studiosi. Sono contento che, con questo libro, i suoi lettori e ascoltatori possano iniziare quel ricco viaggio”.

Il prossimo autunno, nel mese di ottobre, uscirà un romanzo rimasto ancora inedito di Leonard Cohen. Scritto a Montreal nel 1956, lo stesso anno in cui il cantautore canadese pubblicò la sua prima raccolta di poesie, A Ballet of Lepers racconta “alcune relazioni tossiche e di quanto si faccia per tenerle comunque in piedi”, racconta un comunicato stampa. In 91 pagine il romanzo narra la storia di un commesso di 35 anni che accoglie il suo anziano nonno per vivere insieme in una pensione angusta. Il nonno è portato ad attacchi di violenza e il narratore, che rimane senza nome, si scopre violento a sua volta. L’attacco del romanzo recita: “Mio nonno è venuto a vivere con me. Non c’era nessun altro posto dove potesse andare. Cos’era successo a tutti i suoi figli? Morte, decadenza, esilio – io poco ne so”.

Il romanzo, un altro inedito a 4 anni di distanza dalla raccolta di poesie The Flame, pubblicata postuma nel 2018, mette in luce “un sentimento sempre più nitido rispetto alla storia e alla tragedia ebraica”, un tema che Cohen avrebbe sviluppato nella sua poetica futura, e riflette sulle difficoltà che Cohen incontrò nella sua vita nel rapporto con il nonno, sebbene senza il grado di violenza descritto nel racconto. Il romanzo venne originariamente rifiutato da due editori. Cohen, che è mancato nel 2016, una volta ha parlato di questo libro affermando che A Ballet of Lepers “era probabilmente un romanzo migliore rispetto al mio primo The Favourite Game”, uscito nel 1963.

L’uscita del romanzo sarà accompagnata dalla pubblicazione di 15 racconti brevi e da un testo preso dagli archivi di Cohen e scritto per essere interpretato alla radio, tutti composti dal cantautore tra il 1956 e il 1961. Per questo il titolo completo della pubblicazione sarà “A Ballet of Lepers: A Novel and Stories”. Gli scritti di Cohen illustrano temi come la vergogna per il desiderio sessuale, l’amore, i legami familiari, la libertà e la trascendenza, e in tutti i personaggi si agitano demoni che potrebbero essere gli stessi dell’autore, che si ritrovano nei suoi romanzi come nelle sue canzoni. La raccolta è stata curata da Alexandra Pleshoyano.

Robert Kory, fiduciario del fondo della famiglia di Cohen, ha spiegato che “prima della sua morte Leonard ha detto che il vero capolavoro della sua vita era il suo archivio, che ha conservato meticolosamente a beneficio di fan e studiosi. Sono contento che, con questo libro, i suoi lettori e ascoltatori possano iniziare quel ricco viaggio”.

Scomparso nel 2016 a 82 anni, il canadese Leonard Cohen, Mister “Hallelujah”, cantautore, poeta, romanziere, uno degli artisti più influenti del nostro tempo ha indagato temi come l’amore e la politica, il sesso e la religione, nelle sue canzoni e nei suoi racconti ha esplorato ogni aspetto della vita, con una sensibilità letteraria pari se non superiore a quella del premio Nobel Bob Dylan.

Una prima parte della vita Cohen l’ha vissuta nel segno degli eccessi, mentre la seconda è stata caratterizzata da una ricerca spirituale che lo ha portato a isolarsi per quasi 15 anni, trascorsi per gran parte in un tempio buddista sul Mount Baldy in California, un’assenza terminata solo con il ritorno sulle scene nel 2008, salutato da un successo che è continuato inarrestabile e ha portato Cohen in giro per il mondo in teatri puntualmente stracolmi di pubblico adorante.

Nato nel 1934 alla periferia di Montreal in una famiglia medio borghese di origini ebraiche, Cohen arrivò tardi alla musica, intorno ai trent’anni, dopo la pubblicazione di diversi romanzi e raccolte di poesie, come la seconda The spice box of earth, che divenne un successo internazionale, e il romanzo Beautiful Losers che nel 1966 ottenne grande successo di critica. Coetaneo di Elvis Presley (aveva un anno di più) Cohen aveva fino ad allora suonato solo un po’ di country. Fu la cantautrice folk Judy Collins a convincerlo a scrivere canzoni e a esibirsi dal vivo e fu lei a voler interpretare due delle sue prime composizioni: Suzanne, che divenne subito un grande successo radiofonico ed è ancora oggi uno dei pezzi più noti del repertorio di Cohen, e Dress rehearsal rag. Il suo primo concerto Cohen lo tenne al Newport folk festival nel 1967 e nelle prime apparizioni televisive che seguirono suonava canzoni e recitava le sue poesie, quasi a voler riaffermare la doppia veste in cui era percepito dal pubblico al suo esordio discografico.

Carlo Moretti, Repubblica.it

Torna in alto