Andrea Pezzi e la castità con Cristiana Capotondi: “Fare l’amore è un mestiere”

Andrea Pezzi torna a parlare del periodo di castità vissuto con Cristiana Capotondi e rivela che fu proprio la compagna a prendere tale decisione

Andrea Pezzi e Cristiana Capotondi sono una delle coppie più salde del mondo dello spettacolo: legati dal 2006, hanno osservato anche un breve periodo di castità.A ritornare sull’argomento è stato proprio l’ex veejay di MTV intervistato durante il programma televisivo Roma InConTra. Tra le varie curiosità sulla coppia, infatti, Andrea Pezzi ha spiegato come mai lui e la compagna abbiano deciso di osservare un periodo di astinenza diversi anni addietro. “Durante una cena, Cristiana rimase male perché una ragazza più grande l’aveva messa dialetticamente in crisi – ha raccontato Pezzi -. E allora le spiegai che non era fortunatamente bella come lei e aveva dovuto farsene una ragione, sviluppando una certa dialettica”.Questa situazione emblematica avvenne quando Cristiana Capotondi aveva 26 anni e, trovandosi spiazzata da una donna 40enne, prese una decisone quasi drastica. “Lei è andata talmente in crisi che ha deciso di provare con me se riusciva ad avere un primato di relazione” – ha aggiunto Pezzi, spiegando come mai la coppia abbia deciso di rimanere casta per pochi mesi.“A me è piaciuta molto per questa sua volontà. Le sono stato vicino per tanto tempo, vedendola trasformarsi in una donna che oggi trovo straordinaria. La sua voglia di essere migliore ogni giorno è passata anche per questa cosa” – ha spiegato Andrea Pezzi. “Il sesso è una cosa difficile da capire. Viene dato come se fosse semplice, ma fare bene l’amore per me è stata una conquista – ha concluso il compagno di Cristiana Capotondi – E’ un mestiere! La società non ti spiega che ci vuole pazienza, che ci vuole tempo per godere”.Ad oggi, tuttavia, Andrea Pezzi ci ha tenuto a precisare che il periodo di castità con la compagna è ampiamente concluso e che il tutto è servito loro per rendere la relazione ancora più forte e stabile.

Luana Rosato, ilgiornale.it

Torna in alto