“LA CARTOLINA DI ELENA” In prima visione assoluta la storia della piccola Elena Colombo

Uno special TV prodotto da Stand By Me in collaborazione con Rai Kids per portare alle nuove generazioni la storia di Elena, l’unico caso documentato di una bambina italiana deportata da sola, senza i genitori, nel campo di sterminio di Auschwitz.

In occasione del Giorno della Memoria, oggi la Rai presenta “La cartolina di Elena”, una produzione originale Stand by me in collaborazione con Rai Kids, che porta sullo schermo la storia di Elena Colombo, una bambina ebrea torinese deportata nel ’44 ad Auschwitz da sola, unico caso documentato in tutta la Shoah italiana.

Lo speciale – rivolto a ragazzi e famiglie – andrà in onda oggi alle ore 16.05 su Rai3, alle ore 16.40 su Rai Gulp e sarà disponibile su RaiPlay.

Una storia toccante ed emblematica dell’orrore della Shoah, ma ancora poco conosciuta perché ricostruita solo negli ultimi tre anni, attraverso l’aiuto di numerosi testimoni che con generosità hanno fornito notizie, ricordi e descrizioni, in particolare Piera Billotti, figlia di una vicina di casa di Torino, Laura Doglione, figlia di Bianca, una staffetta partigiana che conobbe la bambina e la sua famiglia prima della loro deportazione.

Nata il 5 giugno del 1933 a Torino, Elena Colombo trascorse un’infanzia tranquilla e spensierata come quella di tanti bambini, quando la sua esistenza venne sconvolta dalla promulgazione delle leggi razziali e dalla conseguente politica discriminatoria e persecutoria che costrinse tutta la famiglia Colombo a scappare, prima a Rivarolo Canavese, dove Elena conobbe appunto Bianca, e poi a Forno Canavese, dove l’8 dicembre del 1943 furono tutti arrestati. Per circostanze non ancora chiarite, mentre i genitori furono condotti subito al campo di sterminio di Auschwitz, sullo stesso treno di Liliana Segre, Elena fu affidata ad amici di famiglia con i quali restò per tre mesi prima di essere deportata anche lei ad Auschwitz, dopo aver scritto un’ultima cartolina a Bianca. Lì troverà la morte lo stesso giorno del suo arrivo, il 10 aprile 1944. Aveva 10 anni e 10 mesi.

Con un linguaggio pensato per parlare ai ragazzi, che mescola sapientemente live action eanimazione in un continuo passaggio tra passato e presente, tra sogno e realtà, il film porta alle nuove generazioni la storia di Elena attraverso le vicende dei due giovani protagonisti,Cecilia e Fabrizio, due adolescenti compagni di scuola e migliori amici, che vivono nella Torino di oggi e che, partendo da una vecchia fotografia di famiglia trovata in soffitta provano a ricostruire la storia di Elena e dei suoi genitori. Sulla scia delle tracce lasciate dalla bambina, i due amici affrontano un viaggio da Torino verso Forno Canavese e Rivarolo, arrivando ad incontrare l’unica persona che conosce l’intera storia, Laura Doglione. È lei la chiave che permette di ricostruire l’intera vicenda di Elena Colombo, l’unica bambina italiana ad aver dovuto affrontare da sola l’orrore della deportazione e dello sterminio.

Diretto da Raffaele Androsiglio, scritto e prodotto da Simona Ercolani, il cortometraggio, della durata di 25 minuti, si avvale dell’interpretazione di due giovanissimi talenti, Mariandrea Cesari(Mudmonster, Moda mia, Storia di una famiglia perbene) nel ruolo di Cecilia ed Emanuele Casatiin quelli di Fabrizio, e ancora, nel ruolo di Laura Doglione, l’attrice e doppiatrice Francesca Vettori (voce de La Pimpa, Eric Cartman di South Park e molti altri) e, nel ruolo del guardiano, Guido Ruffa, celebre per aver interpretato per molti anni Lupo Lucio nella Melevisione.
L’animazione è prodotta e curata da Lynx Multimedia Factory, con i disegni e la direzione artistica di Angela Conigliaro, lo storyboard di Michela Signoracci e la supervisione di Enrico Paolantonio e Claudio Bruni.

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