Il pubblico a Sanremo? 400 persone tamponate e rinchiuse su una nave

Il pubblico a Sanremo. Come? Tamponando 400 persone per poi parcheggiarle sulla nave «Smeralda» della Costa Crociere fino al 2 marzo data di inizio della kermesse. Allo scattare dell’ora X, grazie ai tender, gli ospiti sbarcheranno al porto e da lì, con dei bus, saranno scaricati direttamente al Teatro Ariston. È questa l’indiscrezione anticipata da Dagospia sulle manovre del prossimo Festival di Sanremo. L’idea sarebbe in capo ad Antonio Marano, presidente della concessionaria Rai Pubblicità. Presidente in uscita perché dal primo gennaio Marano sarà ufficialmente fuori dalla Rai e ha già accettato di entrare nella Fondazione Milano-Cortina per le Olimpiadi del 2026.

L’ultimo «regalo»

Come ultimo «regalo» Antonio Marano vuole dare al Festival il suo tradizionale pubblico perché assistere alle esibizioni con la platea dell’Ariston deserta non farebbe che aggiungere depressione a un’Italia già psicologicamente allo sbando. «Per riempire il teatro è necessario scavallare i Dpcm del governo, con cui è stata disposta la chiusura dei teatri e vietato ogni assembramento — scrive Dagospia —. Come? Creando una “bolla”, simile a quelle già realizzate negli Stati uniti per permettere la conclusione del campionato Nba. In questo caso, si dovrebbero portare — previo tampone — 400 persone sulla “Smeralda”, una nave di Costa Crociere varata da poco (a cui si aggiungerebbe tutto il personale dell’equipaggio). L’idea è tenere recluse e protette centinaia di persone fino al 2 marzo, data di inizio del Festival». Il Festival si sta riorganizzando anche perché il teatro Ariston è un budello che poco si presta al distanziamento. L’idea è di attrezzare il Palafiori, che ospiterà addetti ai lavori, discografici, la Sala stampa, il presidio delle radio e i programmi del daytime in collegamento da Sanremo. Alcuni programmi della Rai invece avranno come probabile location il Casinò.

Corriere.it

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