“Squid Game”, condannato a morte per aver importato e distribuito in Corea del Nord una copia della serie

La Corea del Nord ha un rigoroso divieto sull’importazione di film, spettacoli e serie dall’Occidente e dalla Corea del Sud, Paesi capitalistici invisi al governo di Pyongyang, e prevede condanne durissime ed estreme per la visualizzazione e distribuzioni di questi materiali video. Stando alla ricostruzione diffusa da Radio Free Asia, uno studente nordcoreano è stato condannato a morte perché, di ritorno dalla Cina, aveva importato una copia di “Squid Game” su una chiavetta Usb e successivamente diffuso la serie tra gli amici.

Sono finiti male anche altri studenti e amici. Scoperti, sono stati inizialmente messi tutti in arresto dal servizio di sorveglianza del governo nella provincia settentrionale di Hamgyong, al confine con la Cina: a uno è stato comminato l’ergastolo per aver acquistato la serie e altre cinque persone che avevano manifestato l’intenzione di comprarla si sono visti infliggere cinque anni di lavori forzati. Condanne anche per gli insegnanti e gli impiegati della scuola dove studiano i ragazzi: saranno licenziati e probabilmente esiliati.

Il drama distopico sulla sopravvivenza incentrata su persone alla disperata ricerca di denaro che accettano di prendere parte a una serie di giochi con un esito mortale tornerà per una seconda stagione, anche se la maggior parte delle serie in Corea del Sud ne prevede solo una. Ma visto il successo globale dello show, il suo creatore e regista, Hwang Dong-hyuk, ha dichiarato: “Sembrava quasi non avessimo altra scelta, dovevamo continuare con il racconto”.

Tgcom24

Torna in alto