Alena Seredova: «Io, positiva al Covid-19, non vedo mia figlia da 15 giorni»

L’ex moglie di Gigi Buffon, che ancora non si è negativizzata, è tornata a parlare del decorso della malattia: «Sono ancora chiusa in camera, i miei figli mi salutano dalla finestra»

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Quindici giorni, e ancora nessuna certezza. Alena Seredova, che via social ha reso nota la propria positività al Coronavirus, è tornata a parlare della malattia. «Sono un paio di giorni che sto molto meglio, che sono di nuovo piena di energia», ha detto, rispondendo su Instagram alle domande dei fan. «Purtroppo, però, il secondo tampone di controllo è

Risultato ancora positivo, perciò sono ancora chiusa», ha aggiunto l’ex moglie di Gianluigi Buffon, dicendosi «delusa da questo».

La Seredova, che sei mesi fa ha dato alla luce Vivienne Charlotte, la prima figlia avuta con Alessandro Nasi, ha spiegato di sentire enormemente la mancanza dei «ragazzi», di Louis Thomas, dodici anni, e David Lee, undici.

«Sono fortunata, perché posso vederli dalla finestra». Ma un’immagine non può sostituire un abbraccio. «Penso che per lei sia più facile che per me, lei non ha la cognizione del tempo, ma sono passati quindici giorni e non vedo l’ora di abbracciarla», ha detto la Seredova, parlando della figlia minore, che ha smesso di allattare «perché non avevo abbastanza latte, la piccolina è stata anche già svezzata, quindi alla fine è andata liscia». Tanto liscia che l’ex modella non disdegnerebbe di avere un altro bambino. «Mi vengono così bene che mi piacerebbe, sì», ha detto, rivelando di essere «andata dallo psicologo un anno dopo essermi lasciata con il mio ex marito. Mi sono fatta dare anche qualche consiglio su come gestire i ragazzi».


Claudia Casiraghi, Vanityfair.it

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