Joker, la paura viene dal sorriso

Clown psicopatico spaventa dal 1940, torna al Lido con Phoenix

Specie: umano mutato. Sesso: maschio. Poteri: immune a gas velenosi, veleni, tossine e controllo mentale; insensibile al dolore e provvisto di fattore rigenerante. Joker non è un cattivo qualsiasi e non a caso al Lido il film di Todd Philips, interpretato da Joaquin Phoenix, sarà tra i più attesi in concorso alla 76/ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (28 agosto – 7 settembre).
Al secondo posto nella classifica dei più grandi cattivi nella storia dei fumetti secondo IGN, primo invece per Wizard, Joker unisce al mistero della sua origine, la forza terrificante di archetipo di questa maschera, la sua anima horror che spaventa di generazione in generazione.
Una sorta di misterioso Tarocco (a metà tra il Bagatto e il Folle) questo Joker, già dalla sua prima apparizione nella primavera del 1940 nella serie a fumetti Batman pubblicata dalla DC Comics. Descritto di volta in volta come sadico, burlone, psicopatico, perfido, crudele, ambizioso, eccentrico, carismatico, brillante, astuto, pittoresco, vanitoso, egocentrico, intrattabile, loquace, imprevedibile, forse quello che fa più paura in lui è il fatto che sia folle.
È il caso anche di questa edizione di Todd Philips che ci porta a Gotham City nel 1981. Qui Arthur Fleck (Phoenix), cabarettista fallito ed emarginato, si trasforma lentamente in un criminale che semina il caos indossando abiti da clown. Murray Franklin (Robert De Niro) è invece un presentatore televisivo che contribuirà al crollo psicologico di Arthur.
Il Joker di fatto, come i personaggi propri al mito, è in genere un essere senza passato, di cui nemmeno Batman, suo acerrimo nemico, sa nulla.
Nonostante ciò e le molte versioni di questo vilain psicopatico, ci sono però elementi comuni nei vari Jocker: capelli verdi arruffati, viso bianco con pesante trucco sugli occhi, enormi labbra rosse in un sorriso esteso fino quasi alle orecchie, una specie di ghigno orribile, un sorriso che spaventa e che contraddistingue questa maschera più di ogni altra cosa. “Vuoi sapere come mi sono fatto queste cicatrici? – dice Joker (Heath Ledger) ne Il cavaliere oscuro – Mio padre era un alcolista e un maniaco e una notte dà di matto ancora più del solito, mamma prende un coltello da cucina per difendersi, ma a lui questo non piace neanche un po’! Allora mentre io li guardo – continua Ledger – , la colpisce col coltello, ridendo mentre lo fasi gira verso di me e dice perché sei cosi serio?! Viene verso di me con il coltello e mi ficca la lama in bocca.
Mettiamo un bel sorriso su questo faccino! Perché sei così serio!”.
Infine, la curiosità iniziale: chi è il più famoso dei clown malefici? Secondo il prestigioso IMDB (Internet Movie Data Base) è il Pennywise creato da Stephen King per It.

ANSA

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