GIORGIA CARDINALETTI E MARIO SCONCERTI: RAI SPORT, POLEMICHE SU COSTI –

giorgia-cardinaletti-300x169Rai Sport nel mirino dell’Usigrai e non solo: mentre il sindacato dei giornalisti Rai insorge sulle voci che vorrebbero Mario Sconcerti da Sky sulla tv pubblica per fare l’opinionista (con relativo stipendio che, dicono i bene informati, sarà 10 volte quello del suo predecessore), Enrico Paoli su Libero esprime un’altra preoccupazione che circolerebbe tra i corridoi di viale Mazzini: il passaggio di Gi Cardinaletti a Rai Sport, con affiancamento ad Alessandro Antinelli nelle telecronache della Formula Uno:
In pratica la Rai dovrà allestire collegamenti ad hoc, con relativi costi, per la rampante telegiornalista, in modo che la DS abbia la doppia conduzione. Quale sia la logica, sia aziendale che professionale, sono in molti a chiederselo. Se si taglia da una parte perché allargare a dismisura i costi da un’ altra? E soprattutto quale sarà il valore aggiunto della conduttrice in trasferta?
La redazione di RaiSport è già in fibrillazione, in attesa dei primi risultati d’ ascolto. Il battesimo della coppia Antinelli-Cardinaletti è fissato per domenica sera, dopo il Gp del Belgio.

Il sito Calcio e Finanza parla invece della questione Sconcerti:
«Ancora un pensionato strapagato – scrive in un comunicato l’esecutivo Usigrai – Speravamo che la Rai avesse un sussulto di ragionevolezza. E invece no. Ha deciso di proseguire nella sua strada di ricorrere all’ennesimo esterno. Ancora una volta senza job posting. E di dubbia legittimità rispetto al Contratto di lavoro integrativo».
Il sindacato dei giornalisti Rai aggiunge: «In questi giorni verrà formalizzato il contratto di collaborazione a Mario Sconcerti. Come previsto dalle regole del Piano Anticorruzione, la Rai ha fatto la obbligatoria preventiva verifica interna? A noi non risulta. Anzi ci risultano colleghe e colleghi senza incarico. Se confermate le voci, parliamo di un contratto da 200mila euro: una cifra che nessuno dei precedenti opinionisti ha mai percepito. Addirittura quasi 10 volte superiore rispetto all’opinionista usatoda RaiSport nella precedente stagione. Inoltre il contratto di lavoro integrativo Rai prevede “il generale divieto di utilizzare sotto qualsiasi forma” il personale “cessato dal servizio”. Non discutiamo la professionalità di Sconcerti, ma perché non cercare prima una risorsa interna? Magari tra quelli lasciati dall’azienda senza incarico o pretestuosamente sotto utilizzati dai loro direttori. E comunque, a proposito di pensionati, ricordiamo che ci sono colleghe e colleghi che hanno fatto la storia della Rai e dell’informazione sportiva in Italia».

Blitzquotidiano

Torna in alto