Venezia 79. Amelio, Crialese, Guadagnino, Nicchiarelli e Pallaoro in concorso al Festival

C’è il ritorno di Aronofsky e di Iñárritu, il film sulla Monroe, e Cate Blanchett direttrice d’orchestra in “Tar”

Sono cinque i film italiani in concorso alla 79esima Mostra del Cinema di Venezia, annunciati dal direttore artistico Alberto Barbera. Saranno ‘Il signore delle formiche’ di Gianni Amelio, con Luigi Lo Cascio ed Elio Germano; ‘L’immensità’ di Emanuele Crialese, con Penelope Cruz; ‘Bones and all’ di Luca Guadagnino, con un cast internazionale che comprende anche Timothée Chalamet; ‘Chiara’ di Susanna Nicchiarelli, con Margherita Mazzucco, Carlotta Natoli e Luigi Lo Cascio, un film che, ha spiegato Barbera, “restituisce la centralità al ruolo nella storia di Santa Chiara, ed è basato su rigorose ricerche”. Infine ‘Monica’, di Andrea Pallaoro, con Trace Lysette e Patricia Clarkson.

Oltre al film di chiusura della  Mostra, ‘The Hanging Sun’ di Francesco Carrozzini, con Alessandro  Borghi, Jessica Brown Findlay e Sam Spruell, c’è tanta Italia fuori concorso alla 79ma edizione della kermesse lagunare. Da Paolo Virzì a  Gianfranco Rosi ad Enrico Ghezzi, non mancano temi e formati originali nei titoli italiani in cartellone del Lido. 

‘Siccità’, di  Paolo Virzì, con – tra gli altri – Claudia Pandolfi , Silvio Orlando,  Valerio Mastrandrea, Sara Serraiocco ed Elena Lietti, viene presentato nella sezione Fuori Concorso’. Sembra un titolo quasi profetico ma, assicura Barbera nel presentarlo “è stato girato l’anno scorso”, prima dunque della grande assenza di pioggia cui si assiste da mesi nel nostro  Paese.        

‘Gli ultimi giorni dell’umanità’ di Enrico Ghezzi e Alessandro  Gagliardo, presentato nella sezione Fuori Concorso ‘Non fiction’, “è  la summa del pensiero ghezziano – osserva il direttore artistico Barbera – Ghezzi è un critico che ha cambiato la storia della  programmazione cinematografica e della tv italiana che ha inventato programmi che hanno fatto epoca e che continuano tuttora, e con Angelo Guglielmi ha contribuito a svecchiare la tv italiana. Il film “è  affascinante quanto le sue produzioni fuori sinc a cui ci aveva  abituato quando compariva tutte le sere in televisione”, aggiunge.

Torna in alto