All’Alcatraz di Milano la cerimonia dei Diversity Media Awards 2019, gli “Oscar” dell’inclusione

Tra i finalisti come migliori articoli di giornale anche due pezzi de La Stampa

Ambra Angiolini, Michela Murgia, Diego Abatantuono, Malika Ayane, Ivan Cotroneo, Diodato, Chiara Francini, Immanuel Casto, Loretta Grace, Daniele Gattano, Roberto Vecchioni, Diego Passoni, Max Brigante, le EbbaneSis (Serena e Viviana): questi i primi ospiti dei Diversity Media Awards 2019, la grande serata in programma martedì 28 maggio all’Alcatraz di Milano e trasmessa in diretta streaming TRULive (Trasmissione a Rete Unificata) dalle ore 20:15.La quarta edizione dei DMA – primo riconoscimento europeo che premia i personaggi e i contenuti mediali che hanno contribuito a una rappresentazione valorizzante della diversità – sarà condotta dal direttore artistico dello show Fabio Canino e da Melissa Greta Marchetto, alla presenza di tantissimi personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, delle istituzioni e della società civile, per uno spettacolo che alternerà momenti di riflessione, musica e comicità. Il claim dello show di quest’anno è «A Human Rhapsody», un racconto composito e armonico della realtà, ben rappresentato dall’Ensemble vocale ambrosiano, un coro di 80 elementi che accompagnerà tutto lo show.Alessandro Cattelan, don Luigi Ciotti, Fiorella Mannoia, Enrico Mentana, Heather Parisi e Liliana Segre sono i candidati come personaggio dell’anno. Nel corso del gala show con charity dinner saranno premiate anche le categorie Miglior Film, Miglior Serie TV Italiana, Miglior Serie TV Straniera, Miglior Programma TV, Miglior Programma Radio, Miglior Campagna Pubblicitaria, Influencer dell’anno, Miglior Prodotto Digitale. Fino a domenica 26 maggio è aperto il voting online per scegliere le vincitrici e i vincitori dei Diversity Media Awards 2019. Sono già oltre 10.000 le persone che hanno espresso le loro preferenze sul sito www.diversitylab.it.Durante la serata saranno attribuiti anche i riconoscimenti all’informazione: Miglior TG, Miglior Articolo Stampa Quotidiani, Miglior Articolo Stampa Periodici, Miglior Articolo Stampa Web. Tra i finalisti ci saranno anche due pezzi de La Stampa: per la categoria Web: «Silvia Candiani: “Per guidare Microsoft un robot avrebbe scelto un uomo, non me» di Bruno Ruffilli. E, a contendersi il premio come miglior articolo stampa, «Dal barcone in Libia al dottorato. La favola del professore Alagie» firmato da Filippo Femia.Dalle 22:30 all’Alcatraz di Milano chiunque potrà partecipare con una semplice donazione, sostenendo così anche il progetto Diversity Media Awards. I proventi sono destinati al sostegno dell’attività di monitoraggio e ricerca, comunicazione e divulgazione delle tematiche di diversity&inclusion che l’associazione Diversity presieduta da Francesca Vecchioni conduce nel corso dell’intero anno.

lastampa.it

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