Tg5, sciopero di giornalisti e tecnici contro lo spostamento a Milano

La mobilitazione della redazione contro l’ipotesi di trasferimento della redazione romana, mai smentita dall’azienda. In onda solo tre finestre informative di 5 minuti

Il Tg5 si ferma per ventiquattro ore. È scattata questa mattina la mobilitazione di tecnici e giornalisti della testata contro le voci di un possibile spostamento della redazione romana a Milano per un totale di circa 150 persone. Indiscrezioni filtrate negli ultimi giorni e che Mediaset non ha ancora smentito. “Sono mesi che circolano queste voci – dununcia il Cdr a Repubblica – e l’azienda non ci ha mai comunicato nulla. Soltanto a marzo ci era stato spiegato che quella del trasferimento a Milano era soltanto una delle ipotesi, poi più niente”.
L’assenza di segnali da parte dell’azienda ha spinto i giornalisti della redazione della romana, circa cinquanta, a proclamare lo sciopero, a cui inconcomitanza si è associato quello indetto della Cgil per i tecnici del centro di produzione del Palatino.
Per il Tg5 si tratta del primo sciopero proclamato per questioni redazionali proclamato nella storia della testata, che proprio quest’anno ha festeggiato i 25 anni. L’astensione interesserà tutte le edizioni del telegiornale e nell’arco della giornata andranno in onda tre ‘finestre’ informative di 5 minuti ciascuna – alle 8, alle 13 e alle 20 -, durante le quali verrà letto in testa e in coda il comunicato del Cdr che spiega le motivazioni della protesta.
Se confermato, lo spostamento del Tg5 seguirebbe soltanto di pochi mesi quello deciso da SkyTg24 che a gennaio aveva annunciato – sempre sulla sewde di Roma – 200 esuberi e il trasferimento di 300 persone a Milano, tra tecnici e giornalisti.

La Repubblica

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