Quando Maurizio Costanzo disse: “Vorrei morire tenendo la mano a Maria…”

Il conduttore si era raccontato a cuore aperto in una lunga intervista al “Corriere della Sera”

Maurizio Costanzo, il giornalista e conduttore tv morto a 84 anni, faceva un bilancio della sua vita in una lunga intervista al “Corriere della Sera” nel maggio 2021.

Il conduttore si raccontava a ruota libera parlando di politica, televisione, scelte sbagliate ed errori commessi, ma anche della sua vita sentimentale. Segnata soprattutto dalla sua relazione con Maria De Filippi, con la quale aveva appena festeggiato le nozze d’argento: “Vorrei morire senza accorgermene, senza soffrire, con la mano in quella di Maria…”.

Una vita sentimentale vivace quella di Costanzo, con tre matrimoni alle spalle, di cui il primo con Lori Sammartino, il secondo con Flaminia Morandi, la madre dei figli Saverio e Camilla e il terzo con Marta Flavi. E poi Maria De Filippi, con cui aveva una relazione da ben 35 anni e che ha sposato nel 1995. 

“Ho sempre sperato di avere un’unione duratura, di condividere un’esistenza. Non rinnego il passato, la vita va vissuta per quella che è. Per fortuna ho incontrato Maria. Più di una fortuna. Molto, molto di più”, confessava Costanzo ammettendo che non ci sono segreti o formule, per far durare una storia lunga e solida: “Capita o non capita. Succede che esci senza ombrello e poi piove, o invece che esci e te lo sei portato. Succede”.

Nell’intervista il conduttore parlava anche dei suoi figli Saverio e Camilla e dei legami familiari: “Sono solidissimi. Tutti i giovedì pranzo con Saverio e Camilla”.

Sull’essere nonno (di quattro nipoti) Costanzo non aveva dubbi: “E’ splendido. Ora la pandemia rende difficile vedersi. Ma essere nonni è meraviglioso”.

E poi Gabriele, il figlio adottato con la De Filippi: “Altro legame familiare intenso. Lui lavora con Maria, sono unitissimi. Gabriele rafforza il mio profondissimo rapporto con Maria. Ricordo ancora la mia commozione quando, avrà avuto dodici anni, mi chiamò “papà” per la prima volta. All’inizio è una paternità diversa. Poi diventa uguale all’altra, a quella naturale. Ritengo il suo arrivo un miracolo”.

Tra le curiosità che svelava c’era quella di essere un collezionista di tartarughe: “Ne ho cinquemila. Mi dà l’idea di un animale che va piano ma arriva sempre dove vuole. Mi sono fissato che porti fortuna. Mi piacciono anche i pinguini, tutti insieme sembrano personaggi importantissimi. Dai tetti di casa seguo una famigliola di gabbiani” e di avere in studio a Roma un gatto, Filippo: “Il mio gatto Filippo. A casa ci sono i due bassotti di Maria. Qui lavoro con Filippo. Il gatto è un animale pazzesco, intelligentissimo, di carattere. Se manco qualche giorno dallo studio, mi tiene il muso, mi ignora”. 

In quanto all’omosessualità Costanzo diceva di non aver mai avuto pensieri omosessuali: “Ma se avessi provato attrazione per un uomo l’avrei seguita senza problemi. La vita va vissuta…”.

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