I podcast da ascoltare ora spaziano da Saverio Raimondo a Pasolini, passando per i fightclub italiani e Mani pulite

Ipocondria post pandemia: se vi sentite così così, c’è la cura Raimondo. Ovvero,  è in arrivo il medical-comedy dell’anno. In più, qualcosa di speciale in memoria di Pasolini. E un podcast sui fight club italiani

Quale braccio fa male in caso di infarto? Si sente chiedere nel podcast. In genere è il sinistro. Ma occhio al destro. Siete sicuri di voler uscire a correre? Quante volte a settimana mangiate la palamita? Cambiereste la carbonara classica con quella di zucchine? E avete mai pensato di andarci, da uno psicoterapeuta? Saverio Raimondo, stand-up comedian, tutte queste domande se l’è fatte, o se le è sentite fare. Le risposte – puntuali, precise, chiare, a volte spassose – sono nel podcast Da uno bravo, il medical-comedy in arrivo su Audible il 28 febbraio.

Da uno bravo, tal Raimondo

Dopo due anni di salute a singhiozzo, tanta paura e la difficoltà di accesso alla cura, l’ipocondria è diventata un fatto nazionale. Persino la  Società Italiana di Psichiatria si è appellata al buon senso, per non trasformare una normale preoccupazione in comportamenti stressanti e stressogeni. Saverio Raimondo ha ammesso il problema e ha iniziato il giro delle sette chiese, anzi dei dodici medici, lasciando il microfono aperto: coraggioso, a far conoscere i fatti suoi. Ma ancor più nel rendere la salute un argomento affrontabile, senza l’imbarazzo di aver malinteso le parole dello specialista. Perché se senti l’ansia, come fai a sapere che non si tratta di un acufene? A proposito di salute: ci sono ancheI funamboli

Negli ultimi 20 anni, gli italiani con diabete sono passati dal 3,8 per cento della popolazione al 5,8 per cento. Persone che vivono sempre sul filo: I funamboli è il podcast di Irene Barrese e Giulia Mengolini, due donne che sanno tutto del diabete di tipo 1, per esperienza personale, e che vogliono parlarne. Alla terza puntata c’è Monica Priore, che ha attraversato a nuoto lo stretto di Messina: nella gara contro l’ipoglicemia, ha vinto lei. 

30 anni fa, le “mani nella marmellata”

Così li aveva colti, con un’espressione diventata famosa, il pubblico ministero Antonio Di Pietro: parliamo dei corrotti di Tangentopoli, primo fra i quali Mario Chiesa, arrestato il 17 febbraio 1992. La più grande inchiesta giudiziaria su finanziamenti illeciti e tangenti, Mani Pulite, porterà a 25.400 avvisi di garanzia, 661 condanne, 476 assoluzioni e la fine della Prima RepubblicaMani Pulite è anche il podcast in 10 episodi di Mia Ceran, scritto da Francesco Oggiano e Davide Piacenza e prodotto da Will Media per Audible. Fu incredibile, per chi c’era allora. Si pensava alla rivoluzione. Ecco invece come è andata.Mani Pulite, perché parlare di chi non c’è più

Calcolata grossolanamente, la popolazione detenuta nelle carceri è lo 0,1 per cento dei residenti in Italia, ma i suicidi nei penitenziari sono l’1,5% del totaleNegli anni di Mani Pulite ci sono state da 31 a 41 morti volontarie (i dati sono, a tutt’oggi, incerti): a Gabriele Cagliari, ex presidente dell’Eni, trovato impiccato in cella, è dedicata la chiusura di Monetine, il podcast di Simone Spetia per Radio 24 che racconta in cinque puntate le storie di altrettanti protagonisti dell’inchiesta: un magistrato, Gherardo Colombo, un avvocato, Giuliano Pisapia, un giornalista, Goffredo Buccini, un politico, Paolo Cirino Pomicino e un imprenditore, Cagliari appunto. Lo racconta il figlio Stefano, che ha scritto anche Storia di mio padre (Longanesi).L’anno in cui la Milano da bere andò di traverso a tutti

E a proposito: nel 1992 il vincitore di Sanremo è Luca Barbarossa con Portami a ballare, il programma più seguito è Non è la Rai, il film più visto Basic Instinct con Sharon Stone. Andrea Aimar ed Emanuele Monterotti – entrambi lavorano per Feltrinelli Education – si chiedono: e tu, quanti anni avevi? Che cosa sai di quegli anni?Appassionati di storia, ogni tre settimane raccontano Tangentopoli in Mariuoli, il podcast ascoltabile sulle maggiori piattaforme. Nella prima puntata, l’uscita sui socialisti con cui Beppe Grillo si dirà bandito dalla Rai (Enrico Beruschi ha la sua versione sui fatti) prima di darsi, a sua volta, alla politica.

Essere collegate a una strage: piazza Fontana, a Milano; il cielo di Ustica; via D’Amelio, a Palermo. Non sono le uniche, e ancora oggi sono ancora avvolte dal mistero: di questo si occupa Giovanni Bianconi in Nebbia – Le verità nascoste nella storia della Repubblica, 10 puntate ascoltabili su Corriere della Sera e Audible. Dal 21 febbraio la puntata sui morti degli Anni 70, dal 28 febbraio quella sul DC9 caduto su Ustica.

1922-1975: Pier Paolo Pasolini, il podcast e l’evento a Milano 

A 100 anni dalla nascita, a 47 dalla morte: di Pierpaolo Pasolini si sta dicendo molto in queste settimane. Dal 21 febbraio c’è anche la versione di Francesco Fiaschini, Simone Spoladori e Morena Rossi, autori di Tracce, il podcast originale Storytel che parte dagli elementi trovati sulla spiaggia di Ostia il 2 novembre 1975; capelli, ferro, vetro, legno, vernice, piombo, cuoio, petrolio. Ciò che restava di un omicidio diventa l’inizio di una biografia fuori dagli schemi.

Ma non solo. Il 5 marzo, in occasione di MuseoCity, Le Cannibale rende omaggio allo scrittore con un evento al Pac, il Padiglione d’arte contemporanea di Milano. Musica elettronica, contenuti audiovisivi, alcuni inediti, e arte si fondono in una serata unica (qui i biglietti), che inizia con il concerto audio/video di Luca Maria Baldini e Cosimo Terlizzi, rielaborazione di Lo Sciopero dei Netturbini di Pasolini e prosegue, grazie alla collaborazione con AAMOD , con Dal Giorno finché Sera, cortometraggio di Alessandro Gattuso con musiche di Luca Maria Baldini, Funerale di Pier Paolo Pasolini (immagini d’archivio, 1975) e Pier Paolo Pasolini (intervista di Carlo di Carlo, 1967).

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