Danza al Teatro dell’Opera, in scena il trittico

Al Costanzi, da stasera fino al 3 marzo, due capolavori firmati da due grandi coreografi e una nuova creazione. La direttrice Eleonora Abbagnato, da poco confermata alla guida del Corpo di Ballo per i prossimi tre anni: “Costruiamo il repertorio del futuro”

Due capolavori e una nuova creazione. Un trittico tutto da scoprire. Al Teatro dell’Opera di Roma da stasera e fino al 3 marzo va in scena una serata Forsythe / Inger / Blanc che riunisce tre lavori di tre grandi maestri: Herman Schmerman, creata da William Forsythe sulle musiche composte appositamente da Thom Willems; Walking Mad (un estratto nel video in alto) creato dallo svedese Johan Inger sulle note del Bolero di Ravel e di Für Alina di Pärt e From Afar, nuova creazione per il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma firmata dal coreografo Nicolas Blanc su musica di Ezio Bosso. 

Principali interpreti, l’étoile Susanna Salvi, i primi ballerini Claudio Cocino, Michele Satriano e Alessio Rezza.

ABBAGNATO: “COSTRUIAMO IL REPERTORIO DEL FUTURO”

“Sono onorata di poter proseguire il percorso iniziato – ha dichiarato la Direttrice Eleonora Abbagnato confermata proprio in questi giorni alla guida del Corpo di Ballo per i prossimi tre anni –, soprattutto perché è in piena costruzione il repertorio del futuro del nostro Corpo di Ballo. Ringrazio il Sovrintendente Francesco Giambrone che conosco da tanti anni. Sicuramente è una persona che si pone artisticamente sulla linea di quello che abbiamo iniziato assieme a Carlo Fuortes, il progetto di portare nuove produzioni e nuovi nomi di grandi coreografi che entrino nel repertorio. La continuità è una grande ricchezza in questo momento, dopo quello che abbiamo vissuto con la pandemia. Sarà un bene per il pubblico e per noi proseguire il lavoro nella normalità”. 

IL CAPOLAVORO DI FORSYTHE CON I COSTUMI DI VERSACE 

Apre il programma Herman Schmerman del geniale William Forsythe che, sulle musiche composte appositamente da Thom Willems, ha creato nel 1992 un balletto senza trama diviso in due atti, con il solo scopo di veder danzare ballerini talentuosi con i costumi disegnati da Gianni Versace. “La prima volta che ho ascoltato la frase Herman Schmerman – ha raccontato Forsythe – è stata nel film Il mistero del cadavere scomparso con Steve Martin. A mio parere è un titolo affascinante che non significa nulla. Anche questo balletto non significa nulla. È un pezzo sulla danza molto divertente. Si tratta unicamente di ballerini con talento che danzano, e questo è un bene, no?”. Il balletto, mai andato in scena prima d’ora sul palcoscenico del Lirico Capitolino, è ripreso da José Carlos Blanco Martínez. Le luci sono di Tanja Rühl e William Forsythe. 

IL RITORNO DI WALKING MAD

Il secondo titolo della serata è Walking Mad creato dallo svedese Johan Inger nel 2001 e già presentato a Roma nel marzo 2018. Sulle note del Bolero di Ravel e di Für Alina di Pärt, Inger porta in scena un muro che divide, si muove e si apre generando spiragli di comunicazione. “Un viaggio pieno di sorprese e di svolte inattese. – spiega Inger – Se lo guardate con attenzione, Walking Mad è un cerchio. Alla fine si ritorna all’inizio, ma qualcosa è cambiato, nello spirito, nell’energia. Siamo andati da qualcosa di colorato a qualcosa di grigio, di statico”. Il balletto è ripreso da Yvan Dubreuil, le luci sono di Erik Berglund, scene e costumi dello stesso Inger. 

UNA PRIMA ASSOLUTA

In chiusura una prima assoluta: From Afar, nuova creazione per il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma firmata dal coreografo Nicolas Blanc su musica di Ezio Bosso, i primi due movimenti della Sinfonia No.1 Oceans. “From Afar – spiega il coreografo francese attivo da tempo negli Stati Uniti – parla di donne e uomini, di un’avventura umana, un’avventura di cuori e anime. È una storia che mette in relazione presenza e assenza, vicinanza e distanza. Attraverso questo viaggio penso all’effimero della vita, ma anche alla forza vitale dei corpi in movimento che seguono la marea oceanica della gloriosa sinfonia di Ezio Bosso”. Le scene di questa nuova creazione sono di Andrea Miglio, i costumi di Anna Biagiotti, le luci di Fabrizio Marinelli. 

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