Perché continuiamo ad amare Macaulay Culkin

Kevin che usa le scale della sua epica casa illuminata a festa come rampa di lancio per lo slittino. Kevin che si perde a New York e toglie dalla bucket list tutte le esperienze da fare nella Grande Mela a Natale. Kevin che sorride sornione guardando in camera, ammiccando direttamente al pubblico. A lungo Macaulay Culkin è stato solo “Kevin”. Quello di Mamma ho perso l’aereo. Il ragazzino terribile con la faccia d’angelo, pieno di soldi e successo. Oggi Macauley Culkin è solo Mack. Così lo chiama chi lo conosce bene e sa che è un performer brillante, un testimonial perfetto (la pubblicità della Happy Socks del 2019 è rimasta negli annali, così come quella del 2018 in cui ha reinterpretato Kevin da adulto per Google Assistant), un ragazzo di quasi 40 anni e, da aprile 2021, anche un papà.

Macauley Culkin ieri

Home Alone – la saga che lo ha consacrato a baby star più famosa e ricca di tutti i tempi – lo ha lasciato solo per davvero. Per parecchi anni, quelli in cui doveva essere solo un bambino e invece si era trasformato in una macchina sputa bigliettoni, Macauley e i suoi fratelli sono stati spremuti fino alle ossa. In particolare è stato il fratello Kieran Culkin, anche lui attore di successo (e di Succession, la serie culto della HBO), a vivere con lui i bad days che ruotano intorno al loro papà, Kit Culkin. Sette figli (Christian, Dakota, Kieran, Rory, Shane e Quinn, oltre a Macauley) e due genitori stipati in un piccolo appartamento newyorkese, così inizia questa storia. Siamo alla fine degli anni Ottanta. I bambini hanno il pregio di essere carini, faccine perfette e spigliate per lo showbiz. Così Kit Culkin, che ha mire espansionistiche a Hollywood da sempre, prova a lanciarli. E ce la fa: Mamma ho perso l’aereo e il sequel Mi sono smarrito a New York fruttano una cosa come 700 milioni di dollari. Macauley è la baby star più pagata (1 milione di dollari per Home Alone a 11 anni non sono certo noccioline). Ma sarà Kit suo padre, nel 1993, a essere eletto inserito da Premiere Magazine nella classifica delle persone più influenti di Hollywood. E non Macauley, fonte di quell’influenza.

Questa storia l’abbiamo risentita in anni recenti. Kris Jenner, la prima momager. Il padre di Britney Spears con la conservatorship. Alcune finiscono bene – vedi le Kardashian – altre finiscono troppo tardi come quella di Britney. Quella di Kit Culkin, con la sua smania di potere e soldi, finisce nello sfacelo. Dopo Richie Rich, ultimo film in cui Macauley sfrutta la sua faccia di bambino terribile, la star si affranca dalla famiglia. E mentre i genitori litigano per la custodia dei figli, quegli stessi figli decidono di portarli in tribunale per gridare a gran voce che soldi, potere e libertà non sono cose manipolabili.

Quegli anni sono stati descritti da Macaulay con parole molto dure. Dopo una serie di flop al botteghino, dice ai suoi genitori di aver chiuso con i film spara-dollari: «Spero che abbiate fatto tutti i soldi possibili, perché non ne verranno altri da me». E così accade. Iniziano le dipendenze, gli arresti per possesso di droga. Si sposa giovane, a 17 anni, con la collega attrice Rachel Miner. Si lasciano. Arriva Mila Kunis, con la quale starà 7 anni.

Sono anche gli anni di Michael Jackson. Un’amicizia che a posteriori sarebbe stata sezionata, analizzata, distrutta dalle testimonianze di altri giovani che gravitavano intorno a Neverland, la residenza della popstar. Non vuole parlare di quel periodo, Macauley. Nella biografia del 2006 Junior mette però nero su bianco il rapporto con il padre, gli anni d’oro e di pece dell’infanzia, il rapporto con i fratelli. La morte della sorella Dakota non è ancora accaduta: perderà la vita nel 2008 in un incidente d’auto, calcificando ulteriormente il rapporto tra i Culkin rimasti.

Macauley Culkin oggi

Oggi Macauley è un mito vivente. Il tweet per celebrare i suoi 40 anni ha fatto la storia: ha ricordato a tutti che gli anni passano e che lui ne è il metro perfetto.

«Hey ragazzi, volete sentirvi vecchi? Ho 40 anni. Prego.»

Nel 2018, anticipavamo sopra, Google lo usa come testimonial per un video che riprende alcuni dei passaggi fondamentali di Home Alone: Kevin ora è grande, ma non ha perso l’espressività e la mimica facciale di quando era piccolo. Questo lo fa amare al pubblico ancora di più.

Delle droghe, oggi Macauley dice che sono «vecchie amiche». Quelle da non richiamare nella propria cerchia e possibilmente da lasciare dove stanno: nel passato. In un’intervista a Esquire ha confessato di «bere ancora come un pesce, di essere in preda alla follia del gaming» ma di non avere altri eccessi. Il suo podcast The Bunny Ears su Apple è un piccolo concentrato di energia e di chicche nostalgiche. 100 episodi in cui si diverte e fa divertire i suoi fan vecchi e nuovi hanno cancellato, forse, i bad days della sua infanzia perduta. La sua attuale compagna Brenda Song, dalla quale Macauley ha avuto la figlia Dakota (che si chiama proprio come la sorella persa nel 2008), dice di lui che è un ragazzo dolce, intelligente, una persona che ha lavorato parecchio per ricostruirsi.

Delle droghe, oggi Macauley dice che sono «vecchie amiche». Quelle da non richiamare nella propria cerchia e possibilmente da lasciare dove stanno: nel passato. In un’intervista a Esquire ha confessato di «bere ancora come un pesce, di essere in preda alla follia del gaming» ma di non avere altri eccessi. Il suo podcast The Bunny Ears su Apple è un piccolo concentrato di energia e di chicche nostalgiche. 100 episodi in cui si diverte e fa divertire i suoi fan vecchi e nuovi hanno cancellato, forse, i bad days della sua infanzia perduta. La sua attuale compagna Brenda Song, dalla quale Macauley ha avuto la figlia Dakota (che si chiama proprio come la sorella persa nel 2008), dice di lui che è un ragazzo dolce, intelligente, una persona che ha lavorato parecchio per ricostruirsi.

Cosmopolitan.it

Torna in alto