Roby Facchinetti: «La musica? Ancora tutta da vivere con un triplo album e un libro su Katy»

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«Gli anni ‘60 e ‘70 sono stati unici: la mia generazione si è formata in quel periodo magico. Erano gli anni delle band: ognuna con un linguaggio musicale proprio. Per tutti noi la musica non è solo qualcosa da ascoltare e suonare, è qualcosa da vivere». Al Mondadori Store di Milano, ieri mattina, Roby Facchinetti introduceva così il suo ultimo doppio progetto dalle spalle larghe in uscita oggi:

Un triplo album intitolato “Inseguendo la mia musica” (Believe Digital, due cd live e uno di inediti) e un romanzo, il suo primo assoluto (“e forse anche l’ultimo”), “Katy per sempre”, edito da Sperling & Kupfer. In fondo, le parole dell’ex Pooh spiegano anche perché un altro veterano come Renato Zero di questi tempi esca nei prossimi tre mesi con altrettanti album, per la bellezza di 40 canzoni inedite. Chi fermerà la (loro) musica? Nessuno, per l’appunto.

«A chi mi chiede se è più difficile scrivere un libro o una canzone io rispondo così – spiega Facchinetti – per creare Tanta voglia di lei, un classico dei Pooh, ci ho messo quattro minuti, per scrivere Katy per sempre mi sono serviti due anni». L’idea è venuta da una fan misteriosa: «Trenta dicembre 2016, ultimo concerto della storia dei Pooh, un evento faticoso e doloroso. Scendo da quel palco ed entro in camerino, riaccendo il cellulare e, nella pioggia di messaggi, appare quello di una donna che a sedici anni abbracciò i Pooh, tanto da cambiarsi il nome in Katy. Una donna dalla storia difficile e che, con lo stop dei Pooh, trovò la forza di seguire la sua strada, libera da ogni legame. ‘Racconta la mia storia in un libro’, mi scrisse. Così ho fatto, ed è nata questa donna coraggiosa, la cui vita è scandita dalle canzoni dei Pooh. Il finale della storia mi commuove ancora, quando lo rileggo». Tra i brani inediti su cd, “Rinascerò, rinascerai” scritta con Stefano D’Orazio durante il lockdown da covid-19: «Una dedica alla mia Bergamo e all’Italia».


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