Jennifer Lopez aggiunge il cognome Affleck. Polemiche in America

La scelta di J.Lo di firmare la sua newsletter “On the Jlo” che arriva ai 219 milioni di seguaci con il nuovo epiteto Mrs. Jennifer Lynn Affleck ha fatto scattare la polemica negli Stati Uniti e storcere il naso a moltissime donne 

Compleanno e luna di miele sulla Senna per Jennifer Lopez. La star, che oggi compie 53 anni, è in vacanza con il neomarito Ben Affleck, dopo il matrimonio a Las Vegas celebrato in sordina una settimana fa. Fotografata per le vie di Parigi e poi a bordo di una barca durante una crociera sulla Senna, la coppia è partita in compagnia di quasi tutti i figli: sia i gemelli 14enni Emme e Max, avuti da JLo con Marc Anthony, sia le due figlie più grandi avute da Ben Affleck con Jennifer Garner, ovvero Violet, 16 anni, e Seraphina, 13 anni. Unico a mancare all’appello nelle foto, è Samuel, il figlio più piccolo di Affleck e Garner, 10 anni, che forse ha preferito rimanere con la mamma.

Ma a turbare la felicità della cantante e attrice al giro di boa del quarto matrimonio è stata la scelta annunciata ai 219 milioni di seguaci della sua newsletter “On the Jlo” che d’ora in poi si sarebbe chiamata Mrs. Jennifer Lynn Affleck.  JLo diventa JAff? Passata inizialmente inosservata, la decisione della star di cambiare il suo cognome con quello del marito ha lasciato interdette molte donne: “Una sottomissione. Un gesto che non dice “faccio coppia con lui’ quanto “appartengo a lui”.

In un momento difficile per il femminismo in America la scelta di Jennifer Lopez è “particolarmente scoraggiante”, ha scritto sul ‘New York Times’ la romanziera Jennifer Weiner secondo cui il riferimento inevitabile è alla Gilead del “Racconto dell’Ancella’ di Margaret Atwood, la teocrazia distopica in cui le donne addette alla riproduzione come la protagonista June Osborne (Elizabeth Moss) prendevano il nome del Comandante a cui erano asservite: “OfFred” o “DiFred”. 

Negli Usa in realtà la maggioranza delle donne fa cosi: solo il 20 per cento, secondo un’analisi del 2015 della rubrica del Times The Upshot, continua a tenere il proprio cognome dopo il matrimonio. L’80 per cento assume invece quello del marito, con un gesto che secondo la Weiner affonda le radici nel sistema della patriarchia e le leggi medievali in cui, per tutti gli effetti legali, una moglie perdeva qualsiasi identità individuale nel momento del matrimonio. Negli Stati Uniti del resto, fino agli anni ’70, almeno in alcuni Stati, le donne sposate dovevano usare il cognome del marito per votare, ottenere il passaporto o la carta di credito.   Intanto, incurante delle polemiche, JLo festeggia con il suo Ben: dopo l’arrivo su un jet privato, cena a Le Matignan vicino agli Champs-Élysées, due ore su una panchina di un parco ad amoreggiare come fidanzatini di Peynet, poi shopping nel Marais con i rispettivi figli e una tappa al Musee d’Orsay. Ma i gesti contano. I nomi conferiscono identità. Per Rachael Robnett, psicologa dell’Università del Nevada, “la scelta di JLo riflette il maggior status e il potere degli uomini nelle relazioni e nella società”. Immaginate per un attimo se Ben Affleck avesse scelto di chiamarsi Lopez: “La gente considera prendere il cognome del marito una simpatica tradizione”, ha detto la Robnett: “Ma è in gioco il potere. E il potere conta”. 

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