Domani mattina non perdete l’appuntamento con l’approfondimento di Radio3 Mondo

Ong, imprese, enti locali, think tank, università, associazioni, fino ad arrivare alle società sportive: sono questi i protagonisti dell’altra politica estera dell’Italia, fatta con strumenti diplomatici alternativi e che spesso ne decreta un successo negato ai tavoli tradizionali. Qual è infatti il ruolo dell’Italia se non quello di gregario all’interno dei gruppi di testa? Tuttavia ci sono stati casi negli ultimi quarant’anni in cui il nostro paese è riuscito ad essere leader. Come è riuscito ad imporsi come potenza in grado di incidere sul cambiamento normativo internazionale? L’Italia ha sopperito alla sua mancanza di potere militare ed economico con una combinazione di strategia e tattica, che ha visto nel partenariato pubblico-privato e nella sinergia tra l’azione delle istituzioni pubbliche e quella non governativa delle organizzazioni della società civile uno dei suoi punti di forza. Un patrimonio che potrebbe andare disperso? Domani, giovedì 26 luglio alle 11.00 Anna Maria Giordano ne parlerà su Radio3 con Raffaele Marchetti, docente di Relazioni internazionali e Politiche pubbliche internazionali presso il Dipartimento di Scienze Politiche e la School of Government dell’Università LUISS, autore del libro “La diplomazia ibrida italiana” ( Mondadori, 2017)

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