Alfonso Signorini, micidiale attacco alla D’Urso: veleno puro, poi la gufata brutale

E’ un attacco micidiale quello di Alfonso Signorini contro Barbara d’Urso. Tutto parte da una frase che la conduttrice ha detto a Verissimo in cui smentiva che Domenica Live sarebbe andata a un altro conduttore. “Vorrei rispondere a quegli stolti“, aveva detto a Silvia Toffanin, “che ‘Arriva questo, arriva quello’, non è vero niente. Domenica live è mia e lo rimarrà per sempre“. Signorini non ci sta. “Ora io non entro nel merito della suprema bravura o della cialtroneria della conduttrice: ognuno riguardo alla D’Urso, come su chiunque altro, è libero di pensarla come vuole, e ci mancherebbe. Ma in quel discorso ci sono due concetti che mi inquietano non poco: ‘mia’ e ‘per sempre'”. Il direttore di Chi ricorda “che il concetto di proprietà di un programma è quanto di più antidemocratico possa esistere”. “Vorrei ricordare alla signora D’Urso che la tv non è di nessuno”, si legge ancora nell’editoriale sul numero di Chi in edicola, “che la storia del piccolo schermo e piena di volti che si sono accesi e che si sono spenti nel giro di poco, pochissimo tempo”.

“Nella mia vita ho conosciuto tante persone”, si legge ancora, “talmente convinte della loro eternità che hanno sacrificato l’amore dei figli, l’amore di un compagno, il rispetto della propria dignità in nome del successo e che oggi sono cadute nell’oblio. Come è giusto che sia”. Una gufata non da poco. Lo stesso Signorini ammette di essersi sentito onnipotente quando dirigeva due giornali e faceva tutti i giorni radio e tv. Pensava al “per sempre”. Poi – e qui è criptico – parla di una improvvisa malattia. Il giornalista ha concluso quindi che nulla è per sempre. “Anche quando passi sette giorni su sette in uno studio tv”, scrive nell’affondo finale, “correndo il rischio di avere seri problemi di connessione con la realtà“.

Libero

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