Stasera torna, su Rai3, “Report”

Nuovo appuntamento con “Report”, alle 21.20 su Rai3 e su RaiPlay. Il primo servizio dal titolo L’Etichetta, parla della Finlandia che è il principale produttore di pellicce allevate, in prevalenza volpi e visoni. Vendute in aste che si tengono ciclicamente a Helsinki vengono acquistate dai pellicciai che le conciano, trattano e colorano per poi rivenderle alle grandi firme della moda. Oggi molti grandi marchi le usano come bordature di cappucci o polsi di cappotto in pelo nei capi invernali. Al cliente etichette e addetti alle vendite nei negozi spiegano che le pellicce sono certificate come etiche. Secondo i dati dell’ente certificatore finlandese, sono certificati il 99 per cento degli allevamenti di volpi e il 93 per cento di allevamenti di visoni. Gli allevatori però non consentono alle telecamere di filmare quello che accade dentro, bisogna entrare di notte quando gli allevamenti sono chiusi. E quello che si scopre è molto diverso da quanto raccontato nelle boutique di Roma o Milano: cannibalismo dovuto al sovraffollamento delle gabbie e volpi mostruose ingozzate di cibo per far aumentare in maniera innaturale il loro peso e quindi la loro pelliccia. E chi alla fine incassa il maggior guadagno sono le firme della moda.

A seguire L’Allegro chirurgo, in cui dopo l’inchiesta di novembre in collaborazione con il Consorzio Internazionale dei giornalisti investigativi ICIJ, Report torna a occuparsi dei dispositivi medici. Le protesi al seno: le portano 30 milioni di donne nel mondo. Le autorità sanitarie stanno indagando per capire la relazione tra alcuni modelli molto diffusi e una rara forma di linfoma. Le viti e le barre inserite per gli interventi contro il mal di schiena: vi racconteremo quello che in questi anni è successo nelle sale operatorie di molti ospedali.

Nell’altro servizio Senti chi parla, entro la fine dell’anno potrebbero essere 260 milioni in tutto il mondo: sono gli smart speaker, agglomerati di microfoni e altoparlanti animati da intelligenza artificiale. Smuovono un mercato da sette miliardi di dollari l’anno e sono in continua crescita. Fanno capolino nell’intimità delle nostre case, nelle nostre auto. Ma rispettano la nostra privacy? Per interagire con loro basta pronunciare la parola chiave e formulare una richiesta. Ma che fine fa la nostra voce? Come e per quali fini vengono conservati i dati che le aziende raccolgono sul nostro conto?

E ancora La tassa rossa, dove secondo uno studio dello stato della California le donne spendono ogni anno 1400 dollari in più degli uomini per gli stessi beni di consumo. In Italia, i dati del portale web di comparazione prezzi Idealo dimostrano che spesso la versione “per lei” di un prodotto costa di più dell’equivalente “per lui”. C’è una tassa, poi, che pagano solo le donne: è l’Iva al 22% su assorbenti e igiene femminile di base. In tutta Europa i governi l’hanno abbassata, mentre in Italia sono beni di lusso. Ma la politica se ne preoccupa?”

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