Copyright, Mogol, Morricone, Piovani e Conte indirizzano un appello agli europarlamentari

La legge di riforma sul diritto d’autore sarà votata domani. Dopo la lettera del mondo del cinema ecco l’appello dei musicisti italiani. Un gruppo di giovani artisti (Centro Sperimentale, Accademia Silvio D’Amico, Conservatorio Santa Cecilia) è partito in pulman destinazione Strasburgo

Il Presidente SIAE e musicista Mogol, i due premi Oscar Ennio Morricone e Nicola Piovani (nella foto con Giuseppe Tornatore) e uno dei più prestigiosi autori italiani, il Maestro Paolo Conte lanciano un appello (anche in video) agli europarlamentari affinché domani approvino in via definitiva la Direttiva Copyright per assicurare un giusto compenso del diritto d’autore nel mondo digitale. Dopo la lettera proveniente dal mondo del cinema tra cui Benigni, Garrone, Cavani ecco quella del mondo della musica: ” I giganti del web rappresentano oggi i principali punti di accesso alle opere dei creatori, generando enormi guadagni per loro ma offrendo un ritorno quasi inesistente agli autori”.”SIAE, che conta novantamila associati, ritiene sia doveroso per un Paese civile proteggere il diritto degli autori di vedere riconosciuta la proprietà della loro produzione. È un principio di equità che non può essere sottovalutato: la cultura è un bene intangibile ma la sua creazione è e resta un valore. Tale principio vale anche nei confronti delle piattaforme che traggono profitto dalla produzione culturale senza volersi assumere alcuna responsabilità per le violazioni dei diritti degli autori. Sono attori che hanno un enorme potere di influenzare l’opinione pubblica e che non hanno esitato a farlo”.Per Ennio Morricone: “Questa Direttiva serve a ristabilire che il lavoro creativo deve essere remunerato, così come la storia dei nostri Padri Fondatori ci ha insegnato”. Aggiunge Nicola Piovani: “Questo non è qualcosa che va a vantaggio dei pochi autori ricchi, ma va a vantaggio dei tanti, tantissimi autori che ricchi non sono, e dei tanti giovani autori che hanno diritto a vedere riconosciute le opere del proprio ingegno per piccolo che sia, perché questa è una premessa perché esista la libertà degli autori, la ricchezza e la diversità dei contenuti”. “Le piattaforme si oppongono con tutta la forza delle loro lobby, difendendo con le unghie e con i denti le regole che li privilegiano, scritte nel 2000, quando Internet era tutta diversa” commenta Paolo Conte. Il Presidente SIAE Mogol si rivolge direttamente ai Parlamentari Europei: “Vi dico che non è un problema di opinione ma di coscienza e vi dico anche che abbiamo fiducia in voi”. A seguire il voto a Strasburgo ci sarà una vivace delegazione di studenti del Conservatorio di Musica Santa Cecilia, dell’Accademia Silvio D’Amico e del Centro Sperimentale di Cinematografia, partiti in pullman da Roma, per testimoniare con la loro presenza che l’approvazione della Direttiva Copyright è una questione che riguarda il futuro della creatività.

repubblica.it

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