Sean Penn è sul campo in Ucraina per documentare l’invasione russa

Dalla settimana scorsa l’attore e regista si trova nel paese per documentare gli sviluppi della crisi russo-ucraina per Vice Studios

Sono tantissimi i giornalisti e reporter che in questi giorni difficili si trovano in Ucraina a documentare l’invasione russa. Tra questi, da qualche giorno, c’è anche Sean Penn. L’attore e regista, infatti, è stato visto già nella giornata del 24 febbraio in una conferenza stampa del governo in cui si parlava della crisi in cui è piombato il paese. Poco dopo, Vice Studios, ovvero la divisione della media company Vice dedicata alle produzioni originali, ha confermato che Penn si trova per girare un documentario proprio sull’invasione.

Il regista aveva iniziato la sua preparazione già nello scorso novembre, quando era stato accompagnato dall’esercito ucraino in un tour dei snodi strategici del paese; lo stesso ufficio stampa dell’esercito ucraino aveva allora diffuso delle foto che raffiguravano Penn in perlustrazione. Secondo Newsweek, Penn, che sarebbe arrivato in Ucraina già la settimana scorsa, “ha visitato l’Ufficio del presidente e parlato col viceministro Iryna Vereshchuk, ma anche con alcuni giornalisti locali e con membri dell’esercito”. In serata è stato visto anche a colloquio con il presidente ucraino Zelensky.

Lo stesso Ufficio del presidente ha poi diffuso un comunicato in cui si ringrazia il filmmaker per il suo impegno nel racconta il dramma in corso in queste ore: “Sean Penn è tra coloro che oggi stanno sostenendo l’Ucraina in Ucraina. Il paese è grato a lui per il suo coraggio e la sua onestà”, si legge nella dichiarazione pubblica: “Sta dimostrando un coraggio di cui molti altri fanno difetto, in particolare alcuni politici occidentali. Con più persone così – veri amici dell’Ucraina, che sostengono la lotta per la libertà – più veloce sarà bloccare l’odiosa invasione da parte della Russia“.

L’impegno di Penn sul fronte dell’antimilitarismo e del pacifismo è noto da anni, il quale si aggiunge ai suoi sforzi umanitari in giro per il mondo. Già nel 2010 aveva fondato un’organizzazione no-profit chiamata Community Organized Relief Effort (Core), che si è impegnata negli anni per esempio nel distribuire aiuti a Haiti dopo il terremoto del 2010 ma anche a distribuire tamponi gratuiti negli Stati Uniti durante la pandemia da coronavirus. L’impegno dell’attore a Haiti era stato anche ripreso nel documentario Citizen Penn, distribuito su Discovery+. Ora la sua attenzione è rivolta proprio a quanto sta accadendo in Ucraina.

wired.it

Torna in alto