Elliot Page, prima conosciuto come Ellen, annuncia di essere transgender: «La mia gioia è reale, ma ho paura dell’odio»

In una lettera, condivisa via Twitter, ha scritto: «Adoro il fatto di essere trans. E adoro il fatto di essere queer. E più mi tengo vicino e abbraccio pienamente chi sono, più il mio cuore cresce. La mia gioia è reale, ma è anche fragile. Ho paura dell’invadenza, dell’odio, e della violenza»

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Elliot Page, precedentemente noto come Ellen Page, ha voluto scrivere una lettera e condividerla su Twitter per annunciare il suo coming out. In un lungo messaggio la star di Juno The Umbrella Academy chiede ai suoi follower di usare nei suoi confronti i pronomi «he/they», «lui» e «loro», che oltre al plurale ha anche una valenza al singolare per chi si identifica di genere non binario.

«Ciao amici. Voglio condividere con voi che sono trans», esordisce Page, «i miei pronomi sono lui/loro e il mio nome è Elliot.

Mi sento fortunato a scrivere questo. A essere qui. A essere arrivato in questo posto nella mia vita». L’attore ringrazia tutti coloro che gli sono stati vicini in questo viaggio: «Non riesco a esprimere quanto sia straordinario amare finalmente chi sono abbastanza per perseguire il mio sé autentico». E la comunità trans che lo ha ispirato: «Grazie per il vostro coraggio, per la generosità e per il lavoro incessante che fate per rendere questo mondo un posto più inclusivo e compassionevole. Vi offrirò qualsiasi supporto possibile per continuare a lottare per una società più amorevole ed equa».

Elliot poi ringrazia anche per la pazienza: «La mia gioia è reale, ma è anche fragile. La verità è che, nonostante mi senta profondamente felice in questo momento e sappia quanti privilegi ho, ho anche paura. Ho paura dell’invadenza, dell’odio, degli “scherzi” e della violenza. Per essere chiari, non sto cercando di smorzare un momento gioioso e che voglio celebrare, ma voglio affrontare il quadro completo. Le statistiche sono sbalorditive. La discriminazione nei confronti delle persone trans è diffusa, insidiosa e crudele, con conseguenze orribili. Solo nel 2020 è stato riferito che almeno 40 persone transgender sono state uccise, la maggior parte delle quali erano donne trans nere e latinx».

L’attore e attivista 33enne si rivolge ai leader politici, riferendosi anche a Donald Trump pur senza nominarlo: «Ai leader politici che lavorano per criminalizzare l’assistenza sanitaria alle persone transgender e per negare il nostro diritto di esistere, e a tutti coloro che continuano a vomitare ostilità nei confronti della comunità trans, voglio dire: avete le mani sporche di sangue! Scatenate una furia vile e una rabbia umiliante che si abbatte sulle spalle della comunità trans, una comunità in cui il 40% degli adulti trans dichiara di aver tentato il suicidio. Questo non può essere “cancellato”, state ferendo le persone. Io sono una di quelle persone e non staremo in silenzio di fronte ai vostri attacchi».

Nonostante la paura che prova, Page conclude: «Amo il fatto di essere transgener. E amo il fatto di essere queer. E più mi tengo vicino e abbraccio completamente chi sono, più sogno, più il mio cuore cresce, e più io prospero». Infine, un appello: «A tutte le persone transgender che ogni giorno subiscono molestie, disprezzo nei loro confronti, abusi e minacce di violenza: vi vedo, vi amo e farò tutto il possibile per cambiare questo mondo in meglio».

La moglie di Page, la ballerina Emma Portner, ha subito voluto condividere la sua lettera sul proprio account Instagram, scrivendo: «Sono così orgogliosa di @elliotpage. Le persone transgender, queer e non binarie sono un dono per questo mondo. Chiedo anche pazienza e privacy, ma che vi uniate a me nel fervido sostegno della comunità trans. L’esistenza di Elliot è un dono in sé e per sé. Ti amo così tanto».

Page aveva rivelato lo scorso anno di essere andato a nozze con Portner, 24 anni. Mentre nel 2019 aveva parlato delle pressioni per nascondere la sua sessualità che aveva subìto agli inizi a Hollywood. «Quando ho iniziato a diventare famoso mi è stato detto chiaramente: “Le persone non devono sapere che sei gay”», aveva dichiarato, ricordando il suo coming out del 2014 a PorterEdit.


Stefania Saltalamacchia, Vanityfair.it

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