Mara Sattei, Radical, Security, Ugo Borghetti e Vipra: i nuovi volti del rap romano

Mara Sattei, Radical, Security, Ugo Borghetti e Vipra sono i nuovi volti della scena rap romana. Un movimento che dalla fine degli anni ’80 ad oggi ha visto alcuni dei più grandi protagonisti della scena nazionale. Da una parte Sattei e Borghetti hanno già fatto il loro primo passo mainstream, dall’altro lato i giovanissimi Radical e Security stanno conquistando a pieno merito il seguito cittadino, riportando chi in un modo, chi nell’altro, la propria appartenenza alla città. Infine Vipra tra i Sxrrxwland e la sua carriera da solista, sta cercando di trovare un suo ruolo nel mercato musicale.

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Roma e l’hip hop, come in tutta la penisola italiana, si sono conosciuti tardi rispetto alla periferia parigina o anche quella londinese. Un ritardo che ha influito anche sulla costruzione della scena, passata dagli ultimi anni ’80 da Piazzale Flaminio, a una suddivisione tra quartieri che ha disgregato più che produrre sonorità diverse all’interno della città.

Il Flaminio diventa il teatro di artisti come Danno e Beffa, Piotta, Amir, Grandi Numeri e Primo, un’anticipazione di ciò che poi diventerà il primo manifesto della capitale: “Terra di Nessuno” degli Assalti Frontali. La formazione pubblicò nel 1992 il primo posse album che può essere identificato come l’opera prima della scena romana. Il suono grezzo e le tematiche da centro sociale, raccolgono ed esprimono con un forte accento romano, il forte impegno politico originario della scena hip hop italiana.

A seguire la tradizione romana non possiamo che parlare dei due gruppi che hanno rivoluzionato anche lo slang utilizzato nella capitale: i Cor Veleno e i Colle der Fomento. Da una parte la leggenda Primo Brown, capostipite di una scena che gli ha rivolto l’ultimo saluto nel 2016 con la sua scomparsa, dall’altra parte la coppia Danno e Piotta, i primi ad includere una sonorità pop in un suono crudo e ritmico come quello delle produzioni degli anni ’90 e dei primi anni 2000. Ciò che segue è un tumulto di nuove espressioni, dalla tendenza hardcore del Truce-klan ai Brokenspeakers, passando per l’Xtreme Team di Canesecco e Gemitaiz, per poi arrivare alle nuove influenze. Dalle sonorità pop indie di Carl Brave e Franco126 si è arrivati poi alla Dark Polo Gang e alla LoveGang, formazione che contiene le varie sonorità, dalla punk trap di Ketama e Ugo Borghetti, alle noti melodiche di Pretty Solero. Senza dimenticare Gianni Bismark e la coppia Asp126 e Drone126.

Dopo aver conquistato in passato un posto di riferimento nella scena nazionale, negli ultimi anni la scena campana e quella milanese sembrano avere un passo in più su quella romana, in termini di innovazione e tendenza tra i giovani. Questo non vuol dire che Roma non sia fucina di nuovi talenti, artisti in grado di ritagliarsi uno spazio nella scena, anche nazionale. Ne abbiamo scelti cinque.

Sara Mattei, in arte Mara Sattei, è una delle voci femminili più riconosciute nell’ultimo anno, in grado di collaborare in progetti musicali vincenti e di essere una delle prime cantanti a spaziare nell’universo trap con sonorità elettroniche e r&b. L’artista è riuscita negli scorsi mesi a trovare un proprio timbro nella realtà frenetica di Milano, senza perdere la sensibilità delle espressioni, come dimostrato in “Spigoli”, brano in collaborazioni con Carl Brave. In questa lista è l’artista più riconosciuta, in grado di raggiungere anche i 30 milioni di stream come con “m12ano”, brano contenuto nell’album del fratello, la next big thing dell’hip hop italiano tha Supreme. Dopo la partecipazione ad Amici nel 2015, Sattei ha lavorato molto sul suo sound riuscendo a trovare un modo di imporsi sul mercato: ne è l’esempio il brano di Lous and the Yazuka “Dilemme”, esperimento musicale molto vicino alle sue corde, come dimostra il remix proprio dei Mattei. Ma la cantante non si è fermata qui, diventando anche la protagonista del brano più ascoltato di “Bloody Vynil 3”, ultimo progetto di casa Machete che la vede protagonista con Coez nel brano “Altalene”. Insieme a Madame, risulta una delle giovane voci italiane più esportabile nel mercato musicale europeo.

La punk trap, dall’uscita sul mercato discografico italiano degli Fsk, è stata sdoganata come un genere dai connotati tipicamente statunitensi, ma in grado di ritagliarsi uno spazio anche in Italia. In questo senso artisti come Daniele Wandja, in arte Radical, hanno avuto una visibilità maggiore, un processo nato su Soundcloud, ma che adesso sta spingendo anche su Spotify. Il suo percorso artistico nasce nel gruppo punk “Avanzi”, un collettivo che raggiunge dopo aver pubblicato alcuni video su Youtube. In collaborazione con Rosa Chemical, ha pubblicato il singolo “Tik Tok” nel 2019, con la produzione di Greg Willen, membro degli Fsk. Soundcloud è un panorama musicale in cui Radical è riuscito anche a stringere forti connessioni, come quella con Lil Kaneki (membro degli Psicologi), Frostee Fuckyourclique. Sempre di più l’atmosfera cloud dei brani proposti da Radical sono l’immaginario della nuova scuola, una sorta di avversione al suono tradizionale, che rapisce l’ascoltatore nel suo linguaggio crudo senza diventare una monotona escalation di descrizioni grottesche.

Mattia Giannini, in arte Security, è uno dei più giovani della scena romana, ma forse anche quello che si lega di più a sonorità e flow “vecchia scuola”, un tratto distintivo rispetto ai suoi coetanei influenzati dall’ondata trap degli ultimi cinque anni. Il suo biglietto da visita è il sostegno di una delle più importanti realtà del rap italiano, la Lovegang, che attraverso il sostegno di Ketama e Franco126 e le collaborazioni con Ugo Borghetti e Drone 126, hanno spinto la sua carriera ad un livello successivo. Partito da Soundcloud, Security ha avuto anche la possibilità di collaborare con un gruppo che ha trascorso i primi anni della loro carriera proprio su quella piattaforma: gli Psicologi nel brano “Blocco”, pubblicato lo scorso anno. Nel frattempo il singolo di maggior successo “Vizio”, ha raggiunto quasi le 300mila visualizzazioni su Spotify, una testimonianza importante sulle potenzialità del giovane rapper 18enne.

Uno dei personaggi più anticonvenzionali della scena romana e in maniera complementare uno dei più interessanti. Ugo Borghetti è uno degli artisti più riconosciuti nella capitale, anche grazie alle collaborazioni con alcuni degli artisti più importanti del panorama italiano: da Massimo Pericolo a Carl Brave e Franco 126. Ciò che esalta lo stile di Ugo Borghetti è la sua voce, consumata, quasi trascinata sulle basi, un triste urlo di un artista che racconta le sue ansie quotidiane, senza aver paura a farlo. Borghetti ha pubblicato nel 2019, in collaborazione con Asp126, altro elemento della Lovegang di cui fa parte, l’album “Senza ghiaccio”. Il progetto che unisce le due anime, diverse e distanti degli artisti, è stato un buon successo, con il singolo “Campare di Campari”, ancora tra le canzoni più ascoltate dell’album. C’è anche una curiosità: una decina di anni fa Borghetti capitanava una crew di writer, di cui fa ancora riferimento nei testi, in cui erano presenti due componenti di ciò che sarebbe diventato la Dark Polo Gang: Dark Pirex e SideBaby.

Vipra è stato per alcune anni membro del trio Sxrrxwland, un collettivo romano reso famoso dal brano “Facebook“, una fotografia dello stile della band. Creativi, punk e soprattutto aperti alle influenze musicali di ogni genere, l’espressione di una scena che a Roma tende a ritrovarsi anche nei Tauro Boys e in formazioni dello stesso periodo. Dopo la pausa, per il proseguo singolo dei componenti del gruppo, Vipra ha pubblicato il brano “Ragazzino” durante il periodo di quarantena. Una scelta che, ascoltando il pezzo, fa discutere perché parla di un ragazzo che non ha più voglia di uscire, perché non si diverte più in giro con gli amici. Una situazione irreale, pensando alla costrizione quasi totale vissuta durante il periodo di lockdown. Dopo “Ragazzino”, che ha raggiunto più di mezzo milione di stream su Spotify, Vipra ha pubblicato “bene dai”, brano prodotto da Mr.Monkey, beatmaker bolognese che collabora assiduamente con Tredici Pietro, figlio di Gianni Morandi. Il brano ha avuto un’ottima risposta da parte del pubblico, ma per adesso l’artista non ha confermato che ci sia un album in arrivo, lanciando suggestioni sul futuro della sua carriera da solista.

Vincenzo Nasto, Musica.fanpage.it

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