Silvestri pronto a conquistare i palasport

Sono stati necessari 25 anni per vincere la resistenza a concedersi una tournee intera nei palasport. “Eh sì, ci ho messo un po’ – scherza Daniele Silvestri, che venerdì 25 e sabato 26 debutta con una doppia data a Roma per il suo primo tour nei palazzetti -. Sono spazi difficili, impegnativi per l’ascolto. Per convincermi ci doveva essere un buon motivo, qualcosa che rendesse unica l’esperienza”. Il buon motivo, giura, non è il quarto di secolo che ricorre dai suoi primi passi in musica. “No, no. L’aspetto autocelebrativo è quello che mi interessava di meno, anche se ho provato a dargli un senso, ma in fondo sono solo numeri…”, spiega sornione il cantautore romano.
    A far lavorare la sua fantasia (“una follia”, preferisce chiamarla lui), è stata la possibilità di lavorare su spazi vuoti, da riempire e cui dare vita. Da lì, la scommessa di una scenografia che c’è senza esserci, con il palco al centro della platea e, letteralmente, la terra sotto i piedi (titolo dell’ultimo album pubblicato). “Un’altra follia senza motivo”, ride. “In qualche modo è stato lo stesso album a chiedere gli spazi dei palasport, per le sonorità, per gli argomenti. Diverso dal precedente acrobati che invece aveva avuto bisogno dei teatri”. E c’entra anche l’ultimo Sanremo con Argentovivo che ha fatto incetta di premi. “Anche quella è stata una scommessa vinta, anche solo per le discussioni che ha scatenato quel brano. Con Rancore, che era con me al Festival, ora continuiamo quel viaggio”. Il rapper sarà ospite fisso, ma sul palco saliranno anche tanti amici. “Non erano previsti, ma alcuni si sono invitati. Come Max Gazzè”. Atteso tra gli altri anche Manuel Agnelli.
Dopo la doppia data di Roma, Silvestri sarà l’8 novembre a Padova, il 9 a Rimini, il 15 a Bari, 16 a Napoli, il 22 a Milano, il 23 a Torino. 

ANSA

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