Festa del Cinema di Roma, domani “Santa Subito” il docufilm su Santa Scorese

A pochi giorni dalla chiusura della 14esima edizione della Festa del Cinema di Roma, esce domani, venerdì 25 ottobre, il nuovo docufilm di Alessandro Piva “Santa Subito”. La pellicola, che è la prima dei titoli prodotti da Fondazione Con il Sud e Apulia Film Commission a essere selezionata per un festival internazionale, racconta la vita di una ragazza uccisa a Bari negli anni ’90. Il regista Alessandro Piva ha dichiarato di essere venuto a conoscenza della vita di Santa Scorese, protagonista del docufilm, da sua sorella Rosa Maria. In un’intervista Piva ha spiegato: “Ancora una volta una storia dal forte impatto sociale e umano mi chiama a lavorare sulla mia terra, focalizzando lo sguardo non solo sulla cronaca di una morte così ingiusta, ma anche sul dolore di chi resta”. Chi è tuttavia Scorese, dichiarata dalla Chiesa cattolica “Serva di Dio”? Formata nell’oratorio salesiano della chiesa del “Santissimo Redentore” di Bari, Scorese è diventata fin da giovanissima una profonda devota della Madonna. A 15 anni cominciò a prestare volontariato presso la Croce Rossa. Diventò quindi una membra del ramo giovanile dei “Focolari”. Durante la sua breve vita si occupò anche di assistere gli anziani in case di riposo e i bambini rimasti orfani. Dopo il trasferimento della famiglia a Palo del Colle nel 1987, Scorese divenne catechista, partecipando al coro e alle attività dell’Azione Cattolica. Dispose inoltre che il proprio corpo, post-mortem, potesse essere usato a scopo di trapianto terapeutico. Finiti gli studi classici, cominciò a frequentare la facoltà di pedagogia. Dopo un tentativo di stupro, Scorsese fu costretta a essere sempre accompagnata da qualcuno, poiché le denunce presentate alla polizia non dettero i frutti sperati. Il suo stalker la mise di fronte a una scelta: “O mia o di nessuno, e nemmeno di Dio”. La sera del 15 marzo 1991, aspettò che rincasasse prima di colpirla con 14 coltellate. Scorese morì la mattina del giorno successivo. Il vaticanista Luigi Accattoli la inserì tra le martiri della dignità della donna, assieme a una santa e tre beate. Il 5 aprile 1998, l’arcivescovo di Bari-Bitonto annunciò l’apertura dell’inchiesta per la beatificazione e il martirio in odio della fede. Attualmente risulta “Serva di Dio” e nella preghiera per la beatificazione è definita “vergine martire”. Il regista del docufilm Piva ha voluto fortemente raccontarne la storia e ha dichiarato che: “Tra femminicidio e martirio ‘Santa Subito’ racconta la storia di un destino annunciato. Paradigma di troppe altre storie dallo stesso finale”.  

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