Dai produttori di Victoria e Poldark (Mammoth Screen), con il coinvolgimento di Julia Stannard, già all’opera con Guerra e Pace, quello che si preannuncia il “costume drama” dell’anno è sceneggiato da Gwyneth Hughes, candidata ai Golden Globeper Five Days, con la regia di James Strong (Broadchurch), e vanta un cast d’eccezione che unisce giovani star a leggende della tv e del teatro.
Accanto a Olivia Cooke (Bates Motel, Le origini del male, Ready Player One), Claudia Jessie (WPC 56, Love Sick) dà il volto all’altra protagonista, l’aristocratica Amelia, caratterialmente l’opposto di Becky, pacata, fedele e arrendevole; Tom Bateman (Da Vinci’s Demon, Jekill and Hyde, Assassinio sull’Orient Express) veste i panni del ricco Capitano Rawdon Crawley, mentre Charlie Rowe (La bussola d’oro, I Love Radio Rock, Non lasciarmi) interpreta George Osborne, promesso sposo di Amelia; il cantautore Johnny Flynn (Love Seek) è invece il gentile William Dobbin, segretamente innamorato di Amelia. Tra i “veterani”, Michael Palin (Monty Python, Un pesce di nome Wanda, Remember Me) dà il volto a William Makepeace Thackeray narratore in scena del proprio romanzo; Simon Russell Beale (Marilyn, Into The Woods, The Legend of Tarzan) è John Sedley, l’anziano padre di Amelia; Martin Clunes (Shakespeare in Love, L’erba di Grace, Doc Martin) è nelle vesti di Sir Pitt Crawley, il tirchio e rude padre di Rawdon; Frances de la Tour (Harry Potter e il calice di fuoco, Alice in Wonderland, Hugo Cabret), interpreta la ricca zia Matilda Crawley, mentre Suranne Jones (vincitrice dei BAFTA 2016 per Doctor Foster) è Miss Pinkerton, la severa direttrice dell’Istituto per Signorine dove crescono Becky e Amelia.
Girata tra Londra, il Kent e Budapest, la serie si distingue per le sontuose ambientazioni e per gli splendidi costumi, e, dopo la messa in onda a settembre su ITV, viene ora distribuita in oltre 70 Paesi, fra cui Stati Uniti, Australia, Russia, Nuova Zelanda, Canada, Spagna, Svezia, Norvegia.
“La Fiera della Vanità”, scritto nel 1847 e ambientato in epoca napoleonica, è un classico senza tempo, modernissimo e anticonformista, messo in particolare risalto in questo atteso nuovo adattamento televisivo, pronto a conquistare la “generazione selfie”, grazie anche alla colonna sonora (fra i brani figura Material Girl di Madonna e White Flag di Bishop Briggs) e all’interpretazione di Olivia Cooke, capace di dare mille sfumature alla personalità complessa, trasgressiva e intrigante di Becky Sharp, arrivista spregiudicata che vuole uscire a tutti i costi dalla povertà e conquistarsi un posto nell’aristocrazia inglese, usando ogni mezzo per arrivare fino alla corte di Re Giorgio IV, spezzando molti cuori e sperperando i suoi beni ovunque vada.
Il romanzo ha conquistato generazioni su generazioni ed è stato oggetto da più di un secolo di decine di adattamenti, cinematografici e televisivi, dal cortometraggio muto del 1911 diretto da Charles Kent alla serie BBC del 1998 della BBC e alle versione cinematografica del 2004 diretto da Mira Nair con protagonista Reese Witherspoon. In Italia fu realizzato nel 1967 uno sceneggiato televisivo di grande successo diretto da Anton Giulio Majano.
I 7 episodi da 60 minuti ciascuno di Vanity Fair – La fiera delle vanità sono in onda in esclusiva per l’Italia da venerdì su laF (Sky 135), alle ore 21.10, per 4 settimane, per il ciclo “Classici in tv”.