Golino, il politicamente corretto? E’ fuffa e ghetto

Incontrare Valeria Golino, attrice e regista, non delude mai davvero. Attenta a quella che dice e sempre puntuale anche quando sembra scherzare.

Oggi al Filming Sardegna Festival di Tiziana Rocca, a Santa Margherita di Pula, dove riceverà il premio Nanni Loy, non manca di parlare di futuro, donne, premi e di Libero De Rienzo.
 “Sono affranta, non riesco a credere che Libero non ci sia più. Era bravissimo, era un attore pieno di grazia. Potevi essere d’accordo o non d’accordo con lui, ma quello che lo muoveva non era certo la fama. Lui faceva solo quello che lo appassionava davvero. Tra l’altro aveva creato un festival che si svolgeva nel carcere di Procida in una bellissima atmosfera”.


Ma la Golino dà il meglio di sé quando si parla di ‘politicamente corretto’ facendo riferimento anche alla Palma d’oro andata a TITANE di Julia Ducournau: “Se penso che questo premio possa essere stato influenzato dal fatto che la regista era una donna, questa cosa mi imbarazza. Non si possono forzare le cose, mi mortificherei se fosse andata così. Siamo tutti più che mai nello stesso tipo di malinteso, si mettono in evidenza tutte le minoranze e generi e io come cittadina pretendo libertà di espressione. E poi questo subdolo stato delle cose, che in qualche modo è una censura e crea divisioni, è una specie di fuffa per far sembrare che andiamo verso il meglio, un altro ghetto fatto solo per essere reso fruibile sul mercato”. Titane film da Palma d’oro? “Non l’ho ancora visto, ma avrei voluto avere il coraggio di farlo io. Provo una certa autentica gelosia in questo senso”.
La polemica di Moretti su Instagram per aver perso proprio con TITANE? “Mi ha fatto ridere, preferisco questo tipo di reazione, un po’ da lui, alla lamentela”.


Per l’attrice-regista, comunque, un futuro fitto fitto di impegni. “Girerò a settembre un film inglese, diretto da Tea Sharrock che parla di un torneo di calcio di senzatetto di tutto il mondo che avrà come titolo THE BEAUTIFUL GAME – dice a Forte Village -. Si tratta di un torneo che avviene davvero e che nel film è ambientato in Italia. Sono una delle organizzatrici.
Sempre a settembre sarò nella serie tv THE MORNING SHOW 2. C’è poi il film LA SCUOLA CATTOLICA di Mordini dal romanzo di Albinati in cui ho il ruolo di una madre (la pellicola è in odore di Venezia, ndr). Infine, sarò la moglie di Benoît Maginel in un film algerino di un giovane regista”.
Valeria Golino sta anche scrivendo una serie tv che dirigerà, tratta da L’arte della Gioia di Goliarda Sapienza. 

ansa.it

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