Cinema, Cortellesi diventa “Nilde Iotti”

Dopo Anna Foglietta, protagonista della fiction Rai ‘Storia di Nilde’, nei panni della prima presidente donna della Camera ora entra Paola Cortellesi in ‘Nilde Iotti, il tempo delle donne’, un film di Peter Marcias evento speciale alla 17° edizione delle Giornate degli Autori, nell’ambito della 77° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
 Prodotto da Mario Mazzarotto per Movimento Film e Ganesh Produzioni, con il sostegno del ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Emilia-Romagna, attraverso immagini di repertorio, testimonianze di chi l’ha conosciuta e i suoi pensieri restituiti dalla Cortellesi, la vicenda umana e politica di Nilde Iotti si allontana dal sentiero biografico per un viaggio in compagnia di una figura nobile, scomoda ed emblematica del Novecento che ha segnato le tappe di una crescita collettiva e scandito il tempo delle donne. Sul suo progetto cinematografico il regista Peter Marcias sottolinea la volontà di raccontare “una grande donna del Novecento italiano, attingendo da numerosi repertori dai quali emerge la sua passione politica e il suo grande senso civile”.
    Il film parte dalle testimonianze delle amiche d’infanzia di Reggio Emilia, Ione Bartoli, Loretta Giaroni ed Eletta Bertani per un racconto della giovane Iotti e della Resistenza che si fonde con i suoi pensieri affidati alla Cortellesi. Non mancheranno i ricordi e le osservazioni di personaggi della vita politica italiana di quegli anni (Livia Turco, Presidente della Fondazione Iotti, Giorgio Napolitano e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella) insieme a grandi personaggi della cultura del teatro e del cinema, come Luciana Castellina, Cecilia Mangini, Michela Murgia, Edda Billi, Elly Schlein e altri che direttamente o indirettamente hanno avuto a che fare con la Iotti.
    Testimonianze che puntano a esplorare soprattutto il lato umano della Iotti e, di riflesso, spiega il regista “il suo lascito morale e politico, con l’obiettivo di consegnare alle donne contemporanee le motivazioni per un futuro che riconosca pienamente diritti e valori”.

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